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Sanità – Il ‘IXX Rapporto Crea’: “Paghiamo dazio rispetto all’Europa su spesa sanitaria, retribuzione professionisti e carenza personale”

Il 19esimo Rapporto Crea Sanità, presentato nella giornata di ieri, non rappresenta solo lo specchio fedele, frutto di una solida e accurata ricerca, del preoccupante e deficitario ‘stato di salute’ del nostro sistema sanitario. Quanto emerge deve costituire, per tutti noi, nessuno escluso, un severo monito per comprendere che la condizione di gravità della sanità italiana non concede deroghe, non può attendere. Tutti, ognuno con le proprie competenze, dobbiamo fare le nostra parte per uscire fuori dal buio tunnel in cui siamo finiti”.

Il Nursing Up sul ‘IXX Rapporto Crea’: “Gli esponenti della politica, Governo e Regioni in primis, smettano di fare proclami”

Come commenta ancora Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, “Gli esponenti della politica, Governo e Regioni in primis, smettano di fare proclami e di far credere alla collettività che hanno nelle mani la medicina per curare tutti i mali del nostro sistema sanitario e che soprattutto stanno mettendo in pratica azioni risolutive che altri, prima di loro non sono stati capaci di realizzare.

Il Nursing Up sul ‘IXX Rapporto Crea’: “I dati sono inequivocabili e allarmanti, siamo alle prese con una voragine”

Anche perché, tiene a rimarcare il sindacalista degli operatori sanitari, “I dati del Rapporto Crea 2024 sono inequivocabili e allarmanti. Prima di tutto siamo alle prese con un gap che somiglia tanto ad una voragine, ci riferiamo a quello che ci differenzia in negativo, a livello di investimenti nella spesa sanitaria, rispetto agli altri Paesi Ue. E senza risorseaggiunge –  sia chiaro, non si va da nessuna parte. Numeri schiaccianti: ben 15 miliardi di euro servirebbero per colmare la differenza con le altre nazioni a livello di spesa sanitaria: un abisso!”.

Il Nursing Up sul ‘IXX Rapporto Crea’: “La mancanza di infermieri rappresenta il problema di maggiore evidenza da affrontare”

E poi ecco la questione della cronica carenza di personale, con la mancanza di infermieri, sia chiaro una volta per tutte, che rappresenta il problema di maggiore evidenza, a livello numerico, da affrontare. Mancano insomma prima di tutto gli infermieri!”, Dunque, aggiunge ancora il presidente nazionale del Nursing Up, “Il Rapporto Crea di quest’anno utilizza un metodo differente, che ovviamente riportiamo ed analizziamo ma che ci sentiamo di non condividere a pieno. Nei due anni precedenti Crea si era sempre rapportata, in relazione alla carenza di personale, agli standard europei, evidenziando nella relazione di due anni fa, il Rapporto 17, e in quello dello scorso anno, il Rapporto 18, che mancavano all’appello ben oltre 200mila infermieri, sia in relazione agli standard europei, sia in relazione al costante aumento del fabbisogno della popolazione”.

Il Nursing Up sul ‘IXX Rapporto Crea’: “Il Rapporto Crea Sanità ci rivela, in modo inequivocabile, che siamo diventati la Cenerentola d’Europa”

Insomma – domanda e si domanda De Palma – dove stiamo andando? Che speranze abbiamo di vincere le nuove sfide della sanità e di tutelare in modo sempre più efficace la salute della nostra collettività, la nostra, senza massicci investimenti, negli uomini, nelle strutture fuori e dentro gli ospedali, e nell’organizzazione? Il Rapporto Crea Sanità ci rivela, in modo inequivocabile, che siamo diventati la Cenerentola d’Europa”.

Ed aA livello di retribuzione, quelle dei medici si collocano nella media Ue, ma lo squilibrio tra gli stipendi della dirigenza medica e quelli dei nostri professionisti dell’assistenza, lo denunciamo da tempo, cresce sempre di più.

Il Nursing Up sul ‘IXX Rapporto Crea’: “Gli stipendi degli infermieri hanno differenze retributive, a parità di potere d’acquisto, con quelli Ue”

Insomma, “Secondo il Rapporto Crea presentato ieri – dice ancora De Palma – gli stipendi degli infermieri hanno differenze retributive, a parità di potere d’acquisto, con quelli annuali in Germania, Svizzera e Regno Unito rispettivamente del 56%, 46,2% e 20% in meno.  Ci sembra quasi di ritrovarci su una fragilissima scala di vetro.  Si vede il fondo in trasparenza, ma è come poggiata su una enorme voragine .  Su questa scala ci camminano, contemporaneamente, ogni giorno, cittadini, tra cui malati, soggetti fragili, anziani e anche noi stessi, i professionisti chiamati a sorreggerli, ricordando che noi siamo anche potenziali malati e pazienti, o comunque  prima o poi lo saremo. Ebbene questa scala di vetro è fragilissima. Il rischio reale è che si sgretoli sotto i nostri piedi. E a quel punto potremmo  cadere nel vuoto uno per uno”.

No – conclude infine De Palma – non è affatto retorica e non c’è esagerazione, non vuole essere una visione catastrofica  Le soluzioni per risalire la china ci sono e come, ma senza un sistema sanitario solido ed efficace, appare chiaro che il futuro di tutti noi si annuncia come un continuo incedere sui carboni ardenti”.

Max

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Max Tamanti