“Il bestiario di Roma si arricchisce ogni giorno di nuove pagine. Mentre siamo ancora letteralmente invasi dai cinghiali sulle strade residenziali della Capitale, soprattutto sul versante settentrionale e occidentale, nonostante gli interventi infruttuosi contro la ‘peste suina’, apprendiamo che in uno dei più importanti ospedali di Roma nord, il Sant’Andrea, un intero piano, dove tra l’altro ha sede il reparto Covid, pullula di topi. Il binomio Gualtieri-Zingaretti, con Comune e Regione uniti sotto la stessa effigie del Pd, sta portando risultati pessimi nella nostra città, con sempre più situazioni all’insegna del degrado“.
Lo scrive in una nota il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, membro della Commissione Sanità.
“Al nono piano del nosocomio di via di Grottarossa infatti – prosegue – è situato il reparto dedicato ai malati di Coronavirus in condizioni serie e qui, più che in ogni altri posto, ci si aspetterebbe di trovare il massimo dell’igiene e della sterilizzazione degli ambienti, non certo roditori che lasciano escrementi e camminano a tutte le ore nei controsoffitti e vicino agli impianti di condizionamento e areazione. Non si hanno tra l’altro notizie – spiega ancora il consigliere – riguardo a eventuali derattizzazioni, da fare ovviamente spostando tutti i ricoverati in altro luogo. L’unico intervento che sarebbe stato preso dalla direzione, così come documentato dagli infermieri in servizio nell’ospedale, sarebbero delle trappole per topi disseminate per terra. Insomma, una decadenza senza precedenti – conclude Giannini – con il rischio per pazienti e personale sanitario, di contrarre, oltre al Covid, anche la leptospirosi“.
Max