“Senza nuove regole sulla privacy fallisce la stratificazione del rischio per i bisogni di salute, compromettendo lo sforzo che si sta facendo per utilizzare al meglio i fondi del Pnrr, potenziando la sanità del territorio”. A lanciare l’allarme è l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, a margine del convegno ‘Accelerare la Sanità digitale’ presso la Galleria del Cardinale a Roma.
“Oggi il Lazio – spiega D’Amato – ha un dettaglio della stratificazione del rischio della sua popolazione molto avanzato ed è un problema grande quello rappresentato dal divieto imposto dal Garante della Privacy che ha aperto una procedura nei confronti di Lazio, Puglia, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto e Provincia Autonoma di Bolzano, nell’ambito dell’elaborazione di metodologie predittive dell’evoluzione del fabbisogno di salute. Mi permetto di dire – sottolinea l’assessore – che, o c’è un salto di qualità alla ricerca di un nuovo equilibrio, oppure la digitalizzazione del Servizio sanitario non farà passi in avanti verso quella medicina di iniziativa e la presa in carico dei cronici, che rappresenta oltre la metà dei costi della sanità. Rivolgo un appello al ministro della Salute affinché su questo argomento assuma una posizione”.