“L’appello degli scienziati mette in luce che il Re è nudo. Sono dieci anni che il nostro sistema è sotto finanziato. Le chiacchiere stanno a zero, e continuare a ripetere che sono stati messi tre miliardi senza dire contestualmente che l’incremento non copre neanche il tasso inflattivo è una semplice foglia di fico”.
E’ la denuncia espressa stamane da Alessio D’Amato, responsabile Welfare di Azione. Si tratta in realtà di una situazione in realtà ‘prevedibile’, visto che D’Amato ha anche ricoperto il ruolo di assessore alla Sanità nella Regione Lazio, ‘assistendo’ ai massicci interventi di chiusura di diversi siti ospedalieri, nel periodo di gestione della Pisana da parte di Nicola Zingaretti.
Ad ogni modo, prosegue D’Amato, “L’Italia investe la metà di Francia e Germania, nonostante la popolazione sia la più anziana. Il termometro lo dà la spesa interamente privata delle famiglie che supera i 40 miliardi e rappresenta ormai oltre il 20 per cento della spesa complessiva. Il sistema è al collasso, serve intervenire con una terapia d’urto, ecco perché è necessario riaprire la discussione sul Mes sanitario da destinare in larga misura ad implementare il personale”.
Inoltre, incalza ancora l’ex assessore laziale alla Salute, “È assurdo andare a prendere infermieri in India piuttosto che in Paraguay. Le scuole infermieri vanno deserte perché gli stipendi sono bassi e i carichi di lavoro sono alti, lo stesso professionista in Francia e in Germania guadagna il doppio, questa è la verità. Abbiamo perso in questi anni migliaia di operatori sanitari”.
Dunque, conclude responsabile Welfare di Azione, “Agli italiani va detta la verità ed Azione, da tempo, a messo al centro sanità e salari, con proposte concrete”.
Max