“Sto rientrando in Lombardia per l’emergenza Coronavirus, farò un salto in Regione, a ora di pranzo, perché la situazione è preoccupante, perché, non sta a me dirlo, non c’è un contagiato ma più di uno, tutti localizzati nella stessa località e il problema è che erano in giro da giorni, in Lombardia e non solo. Se stai in giro per giorni e giorni, quante persone hai incontrato? Se sono 3 casi, sono 3 casi, però abbiamo visto che è virale questa bestia”.
Così Matteo Salvini lasciando Casalecchio di Reno (Bologna), dove stamane si è recato per far sentire la sua presenza all’amministrazione e, soprattutto, la sua solidarietà alla locale polizia stradale, che sta rischiando la chiusura della caserma.
“Quarantena per chiunque entra ora in Italia”
“A proposito di chi entra nel nostro Paese, da inizio anno gli sbarchi sono passati da 200 a 2.000! Alla faccia dei controlli, della tutela della sicurezza e della salute degli Italiani. Con l’emergenza Coronavirus che purtroppo rimane alta e preoccupa, un governo serio dovrebbe intensificare i controlli su chi arriva in Italia, non proporre la politica dei porti aperti. A me sembra solo buonsenso. Non vorrei le polemiche – aggiunge poi il leader del Carroccio commentando del contagio registrato al nord – non penso ai barconi e ai barchini, ma penso ai controlli su chi entra ed esce dall’Italia: evidentemente qualcosa non funziona. Non do colpe a tizio e caio, però è fondamentale che, da oggi, chiunque entri in Italia, con qualunque mezzo di trasporto, dalla zattera all’aeroplano, venga controllato e, se viene da alcune zone, venga isolato per 15 giorni. Come fanno altri paesi“.
Max