Ormai è questione di poche ore e, come tutti sanno, nel pomeriggio al Senato la Giunta delle Immunità deciderà sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, sul caso della nave Gregoretti. L’accusa per l’ex ministro dell’Interno è quella di sequestro di persona. Ora la questione è appesa a quelli della maggioranza, che hanno già fatto sapere che diserteranno, così che – senza il numero legale necessario – la seduta sarà automaticamente rimandata a metà febbraio. Un evidente ‘escamotage’ per attendere prima l’esito delle regionali: qualora la maggioranza – come sembra possibile possa accadere – dovesse rimediare l’ennesima batosta a vantaggio del centrodestra, il destino di Salvini sarebbe facilmente intuibile.
Dunque il rischio è che nel pomeriggio si trovino soltanto i senatori del centrodestra.
Zingaretti: “Salvini garantista solo per se stesso”
Intanto, preso più dal ‘nemico’ che dai problemi del Paese – senza contare poi quelli della Capitale, in quanto ‘anche’ governatore del Lazio – intervenendo su Rtl 102.5 Nicola Zingaretti ha affermato che “Salvini sta usando un tema che riguarda solo la giustizia, per fini politici. Come nel caso della nave Diciotti e come nel caso Russiagate – ha aggiunto il leader del Pd – sta costruendo, intorno a una vicenda che dovrebbe essere solo giudiziaria, un tam tam politico, perché pretende l’impunità. Stiamo vedendo il solito film: Salvini è garantista per se stesso e giustizialista quando si tratta degli altri”. Poi, sulla posizione presa dalla Casellati, Zingaretti ha commentato, “Qui non si tratta di fare pace, io credo che la presidente Casellati abbia compiuto uno sbaglio, perché invece di garantire la terzietà di fronte a un contenzioso regolamentare, si è schierata a favore della sua parte politica. Questo rimane un vulnus, non è un problema di simpatie o antipatie ma di una funzione istituzionale che è stata rispettata”.
Salvini: “Scriverò le mie prigioni, come Pellico”
Intanto Salvini prosegue senza sosta il suo tour elettorale, e stamane ha incontrato i pescatori delle Valli di Comacchio. Incalzato da alcune donne che continuavano a ripetergli “non mollare”, avvicinandone una il leader leghista l’ha rassicurata affermando: “Ma sei matta! Per fermarmi mi devono arrestare, vabbè che non manca molto ma, in caso, da dentro, scriverò le ‘Mie prigioni’ come Silvio Pellico“.
Max