L’obbligo vaccinale “per tutti non esiste, anzi, esiste in Turkmenistan e Tagikistan, a meno che qualcuno voglia seguire questi modelli, continuiamo con la spiegazione e con l’educazione”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini a margine di un incontro con i cittadini nel quartiere milanese di Niguarda. “Gli italiani stanno rispondendo senza obblighi. 40 milioni sono vaccinati. In Lombardia arriveremo entro fine settembre all’85% delle persone che hanno fatto questa scelta e quindi pagano molto di più la scelta, l’educazione e la spiegazione, rispetto all’obbligo, la costrizione, la multa e il divieto”, ha spiegato Salvini assicurando che questa “è una posizione di tutta la Lega, condivisa con sindaci, con i governatori. La Lega è assolutamente convinta e compatta”. Il segretario del Carroccio ne parlerà “con il presidente Draghi, ci vedremo in settimana”.
“Letta ogni giorno che il buon Dio manda in terra si alza e spera che la Lega esca dal governo. Chi visse sperando… visse sperando”, ha poi detto con ironia il segretario della Lega. Assicurando che “assolutamente” nel governo va tutto bene, Salvini ha detto che “di lasciare l’Italia in mano a Pd e 5 Stelle non abbiamo nessuna attenzione. Questi approvano tasse, sbarchi e ius soli”.
Quanto al green pass per il leader della Lega “serve per i grandi eventi, per permettere alle attività di riaprire in sicurezza, se uno vuole andare a vedersi la partita, però mi rifiuto di pensare al green pass in metropolitana a Milano alle 8 di mattina”.
E ancora: “Noi stiamo al governo però l’obbligo vaccinale per tutti, ragazzini compresi, non era presente in nessun accordo”. Salvini ricorda poi che “in Gran Bretagna e Germania, che non sono governate da matti, viene sconsigliato il vaccino per ragazzini e quindi bisogna essere molto prudenti e attenti”. A chi gli chiedeva cosa accadrà se verrà posta la questione di fiducia sulla conversione in legge del decreto sul green pass, il segretario della Lega ha risposto: “Non commento i se, noi stiamo lavorando per migliorare questo testo. Abbiamo già ottenuto molto, stiamo ottenendo decine di milioni di euro per la gratuità dei tamponi”.
“L’obbligo vaccinale non c’è in nessun Paese europeo, non vedo perché ci debba essere in Italia”, ha ribadito poi Salvini, spiegando che solo “case di riposo, strutture ospedaliere, ruoli più delicati possono prevederlo. Però pensare ad esempio all’obbligo per tutto il settore del pubblico impiego, anche per coloro che non hanno a che fare con i cittadini mi sembra assolutamente sbagliato”.
“L’ultima e più importante frontiera per noi è la riapertura delle scuole, che deve essere riapertura per tutti. Tutti i bimbi devono rientrare in classe, nessuno escluso, diciamo no all’emarginazione, alla discriminazione o all’essere marchiati. Dev’essere scuola o università per tutti”, ha continuato.
A chi gli ha chiesto se fosse giusto prevedere l’obbligo vaccinale per gli insegnanti, Salvini ha risposto: “Di cosa stiamo parlando? Gli insegnanti sono vaccinati al 90%”. Ai cronisti che lo incalzavano chiedendo del restante 10%, il segretario della Lega ha replicato: “Quando mia figlia torna in classe a me interessa che trovi una brava maestra, non vado a chiedergli cosa ha fatto e cosa no”.