Il 26 dicembre dello scorso anno sul profilo Facebook di Salvini spuntò un post inequivocabile, con tanto di foto e didascalia. Il leader della Lega addentava una fetta di pane e cioccolata spalmabile, la frase sottostante fugava ogni dubbio di quale marca potesse essere: “Il mio Santo Stefano inizia con pane e Nutella, il vostro”.
Una dichiarazione d’amore verso la cioccolata prodotta da Ferrero, che negli ultimi giorni sta spopolando con la sua Nutella Biscuits. L’amore tra Salvini e Nutella sembra però essersi bruscamente arrestato. Il motivo? La provenienza delle nocciole necessarie a creare il prodotto.
A rivelarlo è stato lo stesso Salvini durante un comizio a Ravenna. Il leader della Lega imbeccato sui suoi gusti alimentari ha risposto: “No signora, non ho freddo… sto bene. Poi mangio pane e salame e due sardine e sto ancora meglio… La Nutella? Ma lo sa signora che ho cambiato? Perché ho scoperto che per la Nutella usa nocciole turche, e io preferisco aiutare le aziende che usano prodotti italiani, preferisco mangiare italiano, aiutare gli agricoltori italiani”.
Un amore interrotto all’improvviso, di fronte ad una rivelazione già resa nota però da un documentario della BBC, che analizzava i prodotti usati da Ferrero per creare la Nutella. Nonostante lo stesso Ferrero sia il più grande utilizzatore di nocciole italiane, questo non basta a soddisfare l’enorme richiesta dei suoi prodotti nel mondo. Per questo deve ricorrere alle nocciole della Turchia, che ne è il più grande produttore al mondo.