Salvini: No a processi sommari

Uno dei temi a cui sembra particolarmente interessato in queste ultime ore il vice premier nonché ministro del’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, è quello che verte intorno all’ormai più che noto ddl anti corruzione. Un tema che in effetti, secondo diversi analisti potrebbe in qualche modo non già soltanto preoccupare la gestione ordinaria del governo, ma mettere in bilico i rapporti interni tra le due grosse componenti del governo giallo verde, ovvero appunto lega e Movimento. Infatti è su questo terreno, abbastanza minato in effetti, su cui potrebbero agitarsi le acque con i 5 Stelle. Non è infatti ormai un mistero che il ddl anticorruzione, che il Movimento ha ribattezzato con l’hashtag #SpazzaCorrotti, sia un elemento di distanza tra le parti.
Salvini infatti ha più volte fatto intuire di essere abbastanza orientato a provare a frenare in merito all’entusiasmo di Di Maio e Bonafede sull’argomento. “Sul Daspo a vita per i corrotti stiamo leggendo e rileggendo il testo: la lotta senza quartiere alla corruzione è una priorità, come quella alle mafie. Ma bisogna stare attenti a garantire che fino al terzo grado di giudizio si è innocenti, processi sommari non sono da paese civile. Ma chi corrompe deve pagare”. Da questo punto di vista dunque Salvini sembra avallare le idee garantiste di alcune componenti politiche esterne al governo ma con le quali la Lega ha notevolmente avuto a che fare negli anni: basti pensare, ad esempio, soprattutto Forza Italia.