“Quando Berlusconi ipotizza Giuliano Amato presidente a me vengono i capelli dritti sulla testa”. Così Matteo Salvini, leader della Lega Nord. “Amato – continua – è quello del prelievo forzoso sui conti correnti nel ’92 e delle pensioni da decine di migliaia di euro, è uno dei padri dell’euro e di questa Europa”. Salvini preferisce non fare un nome gradito (“Gli risparmio questa sfiga”), ma ne fa altri due, solo per “bruciarli”: “Diciamo, che punterei tutto su Prodi e Veltroni”. Proseguendo poi, come un fiume in piena Salvini affronta il problema della linea del Partito nei confronti del Sud: “Cosa mi ha fatta cambiare idea sui meridionali? Sono i fatti, probabilmente il Sud lo conoscevo poco, ho fatto e abbiamo fatto degli errori”. “Adesso sono stra-convinto che l’Italia o si salva tutta, da Nord a Sud, o non ce n’è per nessuno”. “Prima ci si risolleva tutti insieme dalle due emergenze, disoccupazione e immigrazione”, poi si parla di autonomia e federalismo, “risposte che servono anche al Sud”.