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Salvini: “Le sanzioni dovrebbero colpire il sanzionato, ma la Russia ci sta addirittura guadagnando”

Prossimo ad affrontare la ‘severa’ assemblea di Rimini che, al momento, stando a quanto registrato ‘dall’applausometro’ vede Giorgia Meloni come il ‘relatore’ sin qui più acclamato (domani tocca a Draghi), il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha affermato che a suo avviso, “Non vorrei che le nostre sanzioni stessero alimentando la guerra, a Bruxelles mi auguro che qualcuno stia facendo questi ragionamenti. Guardiamo i numeri: le sanzioni colpiscono più i Paesi sanzionatori che la Russia sanzionata“.

Salvini: “Il governo Lega-centrodestra farà quello che gli altri paesi liberi, democratici, occidentali stanno facendo e faranno”

Quindi il legista ha esortato avalutare l’utilità dello strumento”, tenendo inoltre a ricordare che “la Lega finora ha sempre approvato tutto, in Italia e in Europa. Il governo Lega-centrodestra farà quello che gli altri paesi liberi, democratici, occidentali stanno facendo e faranno. Comunque vadano le elezioni, la collocazione internazionale dell’Italia non si discute: tra la democrazia e altri modelli, la scelta è ovvia“.

Salvini: “Le sanzioni dovrebbero colpire il sanzionato, ma nel caso della Russia ci sta addirittura guadagnando”

Nello specifico delle sanzioni contro Mosca, Salvini ha tenuto a spiegare che “Sulle sanzioni, guardiamo i numeri. Le sanzioni teoricamente dovrebbero colpire il sanzionato e costringerlo a fermarsi. I numeri della Banche centrali ci dicono che nei primi 6 mesi di quest’anno è successo l’esatto contrario. L’avanzo commerciale della Russia nei primi 6 mesi di quest’anno è di 70 miliardi di dollari: è il primo caso nella storia della storia in cui il sanzionato ci guadagna… Io chiedo semplicemente di valutare l’utilità di questo strumento. Se funziona, andiamo avanti. Se funziona al contrario e la Russia vende di più a maggior prezzo mentre noi esportiamo meno, rischiamo di andare avanti 10 anni… Uno strumento che doveva servire a dissuadere Putin e la Russia dal proseguire l’attacco, numeri alla mano si sta dimostrando uno strumento che favorisce quell’economia: non vorrei che le nostre sanzioni stessero alimentando la guerra, a Bruxelles mi auguro che qualcuno stia facendo questi ragionamenti. Se uno strumento – incalza – deve servire a fermare la guerra e invece nei numeri pare che alimenti la guerra, conto che a Bruxelles qualcuno se ne renda conto“.

Salvini: “Lo stupro di Piacenza condiviso anche dalla Meloni? Ci si preoccupi dei reati e delle violenze in aumento, non dei tweet”

Poi il leghista ha tenuto a dire la sua sull’orrenda violenza sessuale consumatasi nei giorni scordi a Piacenza, il cui video è stato condiviso sui social anche dalla Meloni: “Il problema non è il video ma lo stupro – afferma Salvini – Ci si preoccupi dei reati e delle violenze in aumento, non dei tweet: le polemiche sono superflue. Per noi, la priorità è il lavoro, altri preferiscono parlare di fascismo e di razzismo oppure di Unione Sovietica…“.

Max