Ribadisce la linea dura sul fronte dell’immigrazione il leader leghista Matteo Salvini. Il segretario del Carroccio ha visitato il centro di accoglienza di Mineo in Sicilia sul quale le procure di Caltagirone e Catania hanno aperto un’indagine. Intanto il movimento resta in tensione con tre parlamentari dell’area di Flavio Tosi pronti a lasciare il gruppo al Senato.“Per me – ha attaccato – questo centro va chiuso domani e bisogna mettere le navi militari per difendere i confini”. “Non è normale che la Sicilia – ha aggiunto – che ha un tasso di disoccupazione altissimo faccia arricchire qualcuno con il business dell’immigrazione. La Sicilia deve trovare lavoro ma non sulla pelle dei nuovi schiavi”. Vista la vicenda, sulla quale indagano due procure, “Renzi e Alfano si dovrebbero dimettere”. “O vanno in Parlamento a spiegare date e soldi – ha aggiunto – o, più che Alfano che è il burattino, il premier deve lasciare perché sull’immigrazione non dice una parola invece deve spiegare da come e da chi sono spesi i soldi. Il premier deve rispondere personalmente di questa vergogna”, ha proseguito Salvini.“Gli immigrati che scappano dalla povertà, dalla guerra vera, sono i miei fratelli e vanno accolti”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, prima di una visita al Cara di Mineo. “La maggioranza di extracomunitari, però, che arriva come immigrato clandestino – ha aggiunto – va riportata a casa sua: la solidarietà a spese degli italiani è finita. I razzisti sono quelli che usano i 4 mila migranti del Cara di Mineo per fare i soldi”.“Le operazioni Triton e Mare Nostrum – ha detto ancora – sono delle porcherie. Con un business stanno cercando di sostituire popoli con altri popoli”. Secondo Salvini la soluzione è “il piano dell’Onu: organizzare in Nord Africa centri di accoglienza e riconoscimento”. “C’è arrivata l’Unione Europea – ha concluso – ci può arrivare anche il premier Renzi”.