“Draghi ha fatto tanto per lItalia e per il sistema economico italiano. E spero che continui a fare tanto”. Con queste parole si è espresso il vicepremier e ministro dellInterno Matteo Salvini nel corso della sua apparizione televisiva nel programma “Non è lArena” su La7 ed in particolare in merito ad una domanda sulle dichiarazioni critiche di Di Maio sul presidente della Bce.
“Siamo qui da 5 mesi – ha aggiunto il leader della Lega – e cè linformazione, la grande finanza, la Commissione Europea, tutti i potenti del mondo che ci stanno massacrando. E dunque ci sta che a qualcuno scappi la pazienza…”. ha continuato Salvini. Sono questi, del resto, giorni particolarmente intensi e difficili da vivere per chi ha la responsabilità di scelte importanti e, per tanti e certi versi decisamente pesanti, sul piano strutturale di un movimento economico di un paese come lItalia che da anni non riesce a trovare una continuità per alzarsi. Sotto il peso dei rifiuti dellEuropa, sotto le pesanti accuse dei leader europei, sotto anche le pressioni interne che le stesse due componenti di governo che hanno trovato mesi fa la difficile intesa per formare il neo governo giallo e verde, ovvero sia la Lega di Salvini e, appunto, il Movimento Cinque Stelle di Luigi di Maio, si fa avanti una sensazione di criticità che le parti in causa tendono a dimostrare risolvibile proprio attraverso un maggior percorso di unità di intenti e di coesione maggioritaria. Una coesione che passa da incontri preziosi tra i due leader, come ha affermato lo stesso Salvini.
“Abbiamo parlato di economia, manovra, conti pubblici. Nessuna banca sarà in difficoltà, siamo positivi e lavoriamo come Lega e M5stelle in sintonia per la crescita e il cambiamento del paese, come prevede il contratto di governo”. Così Matteo Salvini si era del resto espresso alla fine dellincontro pomeridiano con Luigi di Maio a Palazzo Chigi. Il vicepremier chiarisce di non aver parlato di Rai: “E una questione che stanno risolvendo, comè giusto che sia, Salini e Foa”
Lincontro cade in un momento complesso per il governo, perché oltre alle critiche dellEuropa sulla manovra, cè la contestazione contro Di Maio per gasdotto Tap, e i problemi come quelli delle nomine Rai.
Dato il mio ruolo non posso né anticipare né dire nulla su come” intervenire sulle banche, ma “siamo convinti che il sistema sia molto solido, quindi lintervento non sia necessario e speriamo che la febbre passi presto. Ove fosse necessario intervenire, lo si farà e in fretta”. A parlare in questi termini è il viceministro delleconomia Massimo Garavaglia a Lintervistà di Maria Latella su SkyTg24. Come sempre basta spiegarsi: cè tanta carne al fuoco e poco tempo per tutti di entrare nei dettagli. Dal punto di vista dei regolamenti tributari il reddito è reddito indipendentemente dal Paese dove è prodotto ma se ci sono dettagli da affinare lo si dice, e ci si mette al tavolo. Noi siamo disponibili a discutere, così come loro. Mi pare di capire che Tap sia un capitolo chiuso. E un capitolo importante perché avremo costi energetici più bassi per il sistema industriale, è una cosa positiva. Più cè la possibilità di differenziare le fonti energetiche meglio è. E una buona notizia”, ha concluso Garavaglia.