“Buongiorno. Per amore dei nostri figli, per il bene dell’Italia, in difesa dei nostri valori e del nostro futuro. Possono anche processare un uomo, ma non potranno mai arrestare le nostre idee e la nostra voglia di Libertà. GRAZIE Amici, io non mollo”.
All’indomani del voto al Senato ‘che lo ha mandato a processo’ per la vicenda Open Arms, dopo il ‘buongiono su Fb’, intervenendo ad ‘Aria pulita’, Matteo Salvini ribadisce che, quanto era ministro dell’Interno, adottò “una scelta concordata e condivisa” con il governo Conte, ma “per le mie idee e per il mio Paese sono pronto ad andare fino in fondo. Troverò un giudice che mi dice in tutto il mondo chi difende i confini fa il suo dovere, solo in Italia chi lo fa passa per criminale, non ho preoccupazioni di nessun tipo”.
Evidentemente ‘ferito’ da tutta la vicenda, il leader della Lega continua a ribadire “Quello che ho fatto, comunque, non l’ho fatto da solo, ma per la poltrona c’è chi vende l’anima al diavolo”. Ed ora aggiunge ”Conte, Di Maio e Toninelli, con me a Catania? Meno li vedo e meglio è”.
Riguardo poi il ‘caso camici’, nel quale è coinvolto il governatore lombardo Fontana, il leghista commenta che si tratta di una vicenda “ridicola come la mia, è l’unica inchiesta sulla donazione di camici. E’ surreale è solo un ennesimo attacco alla Lega, alla Lombardia e a Fontana, ma i lombardi hanno reagito eroicamente alla bomba atomica che ci è scoppiata in casa”.
Ed ancora: “Medici, amministratori, sindaci più che processi meritano attenzione e affetto – rimarca Salvini – Ho visto che anche l’ospedale San Matteo di Pavia è indagato, averne di ospedali cosi. Qualcuno li infama, io li ringrazio“.
Qualcuno gli domanda anche delle accuse seguite alla mancata zona rossa, “Hanno sempre detto che la zona rossa era competenza del governo, a maggior ragione se qualcuno non ha fatto qualcosa dovrà risponderne ai lombardi“.
Max