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Salvini conferma: “Definire la manovra per agosto”

Ore delicate in seno al Governo con un Matteo Salvini che, a tutto tondo, affronta i principali temi del momento e in particolar modo di occupa della questione Manovra.

Dribblando il pressing relativo alla questione Russia, il vice premier decide di tenere alta l’attenzione sulla questione della manovra con dichiarazioni a dir poco esplicite.

Salvini chiarisce agli astanti: “vogliamo la manovra sia anticipata, tra Luglio e Agosto”

“Vogliamo che la manovra economica sia molto anticipata, vogliamo definirne i punti tra luglio e agosto e vogliamo raccogliere i vostri suggerimenti”.

Sono queste le parole con cui si esprime nel merito il vicepremier Matteo Salvini nel dare inizio al tavolo con le parti sociali al Viminale.

Questo, almeno, è quanto viene riferito da fonti sindacali che prenderanno parte all’incontro.

Aggiornamento ore 5,49

Salvini ha chiarito gli estremi del percorso procedurale che porta verso la manovra. Stando a quanto viene fuori dalla indiscrezioni, il vice premier avrebbe chiarito come questa strada, da lui indicata verso l’anticipazione dei lavori, è appena l’inizio di un percorso, prevedendo un secondo intervento programmativo tra una quindicina di giorni o comunque entro l’estate.

“E’ l’inizio di un percorso, non vogliamo sostituirci al presidente del Consiglio”, ha aggiunto.

E intanto, Siri avrebbe illustrato i contorni della flat tax. “Il nostro obiettivo è la flat tax con un’unica deduzione fiscale che assorbirà tutte le detrazioni. Vogliamo portare al 15% l’aliquota fino a 55.000 euro di reddito familiare. Ci saranno benefici per 20 milioni di famiglie e 40 milioni di contribuenti. Ci sarà un grande impulso ai consumi e risparmi per 3.500 euro per una famiglia monoreddito con un figlio. C’è l’intenzione di portare nelle tasche 12-13 miliardi di euro”.

Con queste parole Armando Siri avrebbe chiarito i termini della flat tax durante l’incontro con il Viminale.

Aggiornamento ore 9,31

Nel frattanto in seno alla Lega, c’è da dover disinnescare la nuova bomba polemica che li ha legati alla controparte di governo, il movimento cinque stelle di Di Maio che, pur non nominando mai il caso Savoini, né esplicitamente Matteo Salvini, ha voluto lanciare una stoccata.

Luigi Di Maio su Facebook avvisa i naviganti

“Se ci sono sospetti su finanziamenti ai partiti, si fa una commissione di inchiesta per tutti i partiti. Oggi c’e’ la legge ‘Spazza Corrotti‘, ma negli ultimi decenni no. Soprattutto è comico che sia il Pd a parlare di finanziamenti (dopo le coop rosse, dopo Mafia Capitale e dopo le indagini della magistratura che ancora coinvolgono i loro vertici). La commissione di inchiesta sui finanziamenti ai partiti serve, va fatta subito e deve riguardare tutti, anche il Movimento. Nessuno escluso. I cittadini quando votano devono sapere se la forza politica a cui stanno dando il loro consenso fa i loro interessi o quelli di qualcun altro”.

Aggiornamento ore 13,18