Quello che è andato in scena con Orban, per Salvini, è uno degli appuntamenti programmatici e messi in cantiere in quella che è, nelle intenzioni e, probabilmente sarà nei fatti, una pianificazione di incontri in serie, volti a focalizzarsi sui grandi temi portanti della politica internazionale di questi ultimi tempi.
Dunque, con il presidente ungherese Salvini tiene il primo di una serie di incontri” che seguiranno con altri esponenti politici europei, ma anche con membri della vita politica del Nord Africa, Israele e Russia.
“La nostra politica estera è a 360 gradi. Puntiamo a non avere nemici” indica il vice premier, sottolineando altresì che, per esempio, la missione del ministro Tria in Cina, mira a centrare “lobiettivo di costruire solidi rapporti economici e finanziari” tra le due entità statali.
“Quella in Cina è la prima di una lunga serie di missioni per costruire solidi rapporti economici, industriali e finanziari. Perché se qualcuno intendesse speculare sulla pelle degli italiani, noi contiamo di avere un sostegno anche al di fuori dei confini europei”, ha affermato.
“Stiamo lavorando a una manovra economica seria che faccia crescere questo Paese a differenza delle precedenti. Stiamo lavorando in maniera compatta come governo a una manovra di crescita, di investimenti e di lavoro”, dicendosi convinto, che “i mercati riconosceranno la bontà di questa manovra. Quindi non ho preoccupazioni”.
“Cambiare i trattati europei resta una priorità mia e del governo ma chiediamo la collaborazione dei Paesi nostri vicini e quindi alla Francia. Macron per primo dovrebbe dimostrare solidarietà e sensibilità e riaprire il confine di Ventimiglia”.
In merito invece alla Libia “il governo francese oggi come allora non aiuta la stabilità, ma si muove solo e soltanto per interesse economico. In Libia non cè una situazione di stabilità, che spero possa esserci il prima possibile”, ha poi aggiunto.