Saluta l’esperto pro-Tav e si apre un nuovo capitolo del caos al governo. Il ministero dei Trasporti, con una mail di Danilo Toninelli, saluta l’ingegnere Pierluigi Coppola, l’esperto della commissione per l’analisi costi-benefici sulla Tav, che si era dissociato dal no all’opera: di conseguenza si riaccende la tensione tra il ministro M5S e il vicepremier, Matteo Salvini.
«Non ci siamo», sostiene il numero uno della Lega Salvini che pretende dal ministro anche «dei sì» dal momento che «se uno fa il ministro dei Trasporti deve lavorare per far viaggiare gli italiani» e non «bloccare porti, aeroporti, ferrovie, tunnel, autostrade». Il problema, insomma, sono le «troppe opere bloccate dal ministero dei Trasporti».
Ore delicatissime, dunque, tra le parti, per una delle tematiche che ha più aperto le crepe tra le due contrapposte anime del governo gialloverde.
A Salvini, però, ha risposto Toninelli anche in modo piuttosto deciso. «Dire che io sono il ministro dei blocchi stradali è come dire che Salvini è un ministro che non blocca le Ong».
Aggiornamento ore 6.01
La nuova tensione tra i due ministri certamente non nasce da oggi. Le posizioni contrapposte tra Lega e M5S sul tema e, dunque, di Salvini e Toninelli non sono una novità, ma di sicuro le vicissitudini delle ultime ore non hanno fatto che acuire questo percorso verso l’inasprimento della tensione.
A alimentare la nuova ondata di diatribe tra i due la scelta, confermata dal Mit ma resa comunicata a metà luglio dal dem Davide Gariglio, di esautorare l’esperto pro-Tav.
Una «ripicca», secondo il deputato Pd della commissione Trasporti, intanto che, al contempo, da Forza Italia si spinge verso una più estrema interpretazione della vicenda.
Si tratta di «epurazione», per Fi, come indica la capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini, nello stesso frangente in cui la leader di Fdi Giorgia Meloni si spinge addirittura oltre, arrivando a chiedere le dimissioni di Toninelli.
E il ministro? Dal suo punto di vista si difende nella sua scelta, giustificandola con una violazione «della riservatezza» da parte del professore di Tor Vergata che nei giorni successivi alla divulgazione della valutazione negativa all’alta velocità Torino-Lione, da lui non sottoscritta, aveva rilasciato «interviste non autorizzate».
Aggiornamento ore 9.07
Il ministero che fa capo a Toninelli diffonde ulteriori chiarimenti circa la scelta intrapresa in relazione all’allontanamento di l’ingegnere Pierluigi Coppola, l’esperto della commissione per l’analisi costi-benefici sulla Tav.
In particolare, indicano dal ministero, «resta un’ombra su di lui, in merito al falso contro-dossier con numeri sballati sulla analisi costi-benefici Tav che gli è stato attribuito sulla stampa e di cui poi lui ha smentito la paternità. Senza però chiedere rettifica ai giornali che glielo attribuivano».
Come se non bastasse, stando a rumors, anche il presidente della commissione in scadenza a settembre, Marco Ponti, starebbe rischiando.
Ponti era stato criticato da Coppola di avere utilizzato un suo sistema, non ortodosso, per redigere la valutazione che ha stroncato la Tav.
Nel dettaglio, si era anche diffusa una analisi sui benefici dell’opera attribuita alla contro-analisi inviata da Coppola al ministero. Anche se il consulente della Struttura Tecnica di Missione del Mit aveva spiegato che il documento non rientrava, tuttavia, tra il materiale inviato al ministero.
Aggiornamento ore 13.01