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Salute – Appropriatezza, etica e legalità in medicina: con la salute non si gioca e non si fa business. Se ne parlerà giovedì in una conferenza alla Camera

L’U.A.P., l’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata, presieduta dalla Dott.ssa Mariastella Giorlandino, informa che giovedì 27 giugno alle ore 16.00 si terrà la conferenza stampa presso la Camera dei Deputati, per discutere dei problemi della sanità italiana nel momento attuale, soprattutto alla luce di quanto emerso dalla trasmissione di Report andata in onda il 23 giugno.

Alla conferenza verranno trattati i seguenti argomenti

Prestazioni ambulatoriali e mediche solo se autorizzate ed adeguate alla normativa nazionale di cui al D.Lgs. n. 502/1992;

Nomenclatore Tariffario;

Uscita delle strutture accreditate convenzionate dalla sezione beni e servizi e ritorno ai presidi sanitari;

200 mila prestazioni in rete e non in singolo per le reti di laboratorio di patologia clinica.

Ed ancora, commentano dall’U.A.P. “Le dichiarazioni rilasciate ieri dell’On. Gemmato sulla trasmissione Report hanno lasciato del tutto sgomenti, ed infatti, pur essendo farmacista di storica data, ha ammesso che sui test eseguiti in farmacia non esiste alcuna procedura o garanzia, né che ci sia la firma di chi li esegue.

Al contrario, il Ministro della Salute, da eccellente professionista quale è, è rimasto esterrefatto da tale affermazione, ben sapendo che non può essere rilasciato nessun risultato clinico o referto senza la firma del medico responsabile. Che cosa accade, quindi, al Ministero della Salute? Il Sottosegretario non informa il Ministro? Ed ancora, lo stesso On. Gemmato, fingendo di cadere dalle nuvole, pur consapevole di essere il Sottosegretario, ha sostenuto che il centro/punto prelievo è un’area medica dove regole e sistemi sono stati uniti per garantire il paziente nell’esercizio della funzione medica in cui la farmacia non è mai entrata. Ci chiediamo, con quale spirito e quali procedure future i cittadini saranno tutelati? Quali motivi verranno addotti per far sì che le farmacie possano esercitare attività mediche in deroga alle normative vigenti? Come possono le farmacie, prive di autorizzazioni regionali e requisiti, togliere ai 95.000 laboratori presenti sul territorio una fetta di esami convenzionati senza rilasciare una diagnosi certa dell’esame eseguito?

A cui, peraltro, viene riconosciuto un maggior rimborso rispetto a quanto attribuito agli ospedali pubblici ed ai laboratori e poliambulatori convenzionati.

Auspichiamo che il Ministro possa convocare le Associazioni di categoria aderenti alla U.A.P., per portare chiarezza sullo stato della sanità italiana, per ribadire che qualsiasi attività sanitaria deve essere svolta da strutture che siano in possesso dei 420 requisiti di cui al D.Lgs. n. 502/1992, che occorrono specialisti competenti e che la gestione della salute dei cittadini non può essere devoluta ad un farmacista o ad una struttura dotata di autorizzazione comunale. Ci lascia allibiti e sconcertati constatare che nessuno intervenga per bloccare il potere delle lobby, così come ben rappresentato dalla trasmissione di Report, ma anzi molte Regioni del Nord Italia, non essendo passato il Decreto c.d. Taglia Code, stanno autorizzando le farmacie ad eseguire screening diagnostici, riconoscendo fondi. Per tali ragioni, chiediamo sostegno alle Autorità, ed in particolar modo al Presidente della Repubblica Mattarella, garante e tutore della legge e della Costituzione, e preannunciamo una prossima manifestazione massiva a settembre, restando in attesa di una convocazione del Ministero della Salute, chiesta ormai da mesi, ma a cui non ha fatto seguito alcun riscontro, probabilmente perché non siamo importanti come i farmacisti.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming al seguente indirizzo: https://webtv.camera.it/conferenze_stampa

Max

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Max Tamanti