Oltre a quello ben più grave che finisce per ripercuotersi sulla salute dei bambini, lo scetticismo nei confronti dei vaccini, è ad appannaggio anche degli adulti, ma il problema grave e reale – è che annualmente “si verificano 3,5-6 milioni di casi di influenza in Italia. Il problema è che, negli ultimi anni, nel nostro Paese sembra esserci ormai un’ondata di scetticismo e di paura nei confronti dei vaccini. Tanto che la copertura vaccinale, in particolare degli anziani, è al di sotto del 50%: un livello veramente basso, raggiunto solo sul finire degli anni ’90″. Numeri gravi ed allarmanti, come sottolinea allAdnKronos il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Gianni Rezza, il quale tiene a ribadire che il vaccino è un salvavita. Ogni anno si verificano diverse centinaia di morti attribuite direttamente all’influenza, ma stimiamo anche che 7-8 mila persone muoiano per conseguenze e complicanze di questa infezione. Gli anziani in particolare è bene che si vaccinino: più si è in avanti con l’età maggiore è il rischio di complicanze come polmoniti e broncopolmoniti precisa il prof. Rezza – L’anno scorso la stagione di attività è stata intensa per i virus influenzali, per cui ci siamo avvicinati a 6 milioni di casi, in parte perché il vaccino non copriva tutti i ceppi a causa di una mutazione all’ultimo momento, e in parte perché ci sono stati falsi allarmi: due persone anziane decedute dopo la vaccinazione, ma non per sua causa. C’è stata preoccupazione, c’è stato allarme. E’ stata fatta chiarezza, ma poi è stato difficile recuperare”. Lallarme è ovviamente esteso a tutte le categorie, ed anche le donne in gravidanza non ne soino escluse: “Abbiamo visto che lo stesso virus pandemico è stato più aggressivo con le donne in gravidanza e le persone con accumulo di grasso addominale, che faticano a respirare. Ecco perché le donne al secondo e terzo trimestre in gravidanza per proteggersi da influenza e complicanze devono fare il vaccino. Sui vaccini circolano molte voci ha poi denunciato il medico – anche su Internet: dai tumori sul famigerato squalene al presunto rischio di indebolire il sistema immunitario. Sono favole, falsi miti che circolano soprattutto sul web. Bisogna combatterli con l’informazione ammonisce Rezza – Lo squalene ha un brutto nome, ma è un adiuvante usato su 50-60 milioni di persone che si è rivelato sicuro. Serve a rinforzare le risposte immunitarie, non certo a indebolirle. E gli stessi vaccini servono a rinforzare le nostre risposte immunitarie, non certo a indebolirle. E’ molto bassa l’incidenza di reazioni avverse ai vaccini, che sono per lo più locali come pomfi, arrossamenti e in alcuni casi qualche linea di febbre. Per il vaccino antinfluenzale le reazioni sono molto rare. Spero che non si debba mai arrivare a questi estremi aggiunge infine il Prof. Rezza – ma certo gli Ordini dei medici potrebbero arrivare a pensare a sanzioni per quanti non agiscono in scienza e coscienza. I vaccini hanno salvato milioni di vite umane, come si fa a negare il loro valore? Io – annuncia il virologo – quest’anno mi vaccinerò: non appartengo a categorie a rischio, ma colgo questa opportunità, convinto che l’influenza non sia una malattia così banale. Ti costringe a letto, con mal di testa e dolori alle ossa. Oltretutto rischi di portare l’infezione dentro casa: tutti frequentiamo bambini piccoli e anche anziani che possono essere debilitati e risentire di più degli effetti del virus. Insomma, io mi vaccino, e lo faccio per proteggere me stesso e anche gli altri”.
Tamax