Una regione dopo l’altra si prepara all’arrivo dei saldi estivi. Oggi scattano in Sicilia, dal 3 luglio in quasi tutte le regioni. Le ultime a partire saranno Puglia, 24 luglio, e Basilicata, 2 agosto. Quando iniziano invece i saldi estivi a Roma e nel Lazio? Anche in questo caso la data d’inizio è fissata al 3 luglio e fino a fine agosto.
Le regioni possono dare il via ai saldi estivi anche 30 giorni prima dalla data prefissata, come deciso dal governo per far fronte all’emergenza del settore dovuta alla pandemia: “Dopo l’annus horribilis, l’auspicio è che riparta la corsa allo shopping – afferma Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio – C’è tanta voglia di libertà e di ritorno ad una nuova normalità. E, dopo un lungo periodo di restrizioni, i saldi estivi rappresentano un’occasione importante per recuperare il tempo perduto e rinnovare il guardaroba per le vacanze, acquistando anche a prezzi convenienti”.
Per quanto riguarda Roma, Il direttore di Confcommercio Roma, Romolo Guasco, fa sapere che “due consumatori su tre sono interessati ai saldi estivi, interesse motivato non tanto dall’intenzione di acquisto di un prodotto di marca, che magari in genere a prezzo pieno non ci si potrebbe permettere, ma per acquistare qualsiasi tipo di prodotto, segno questo che i saldi vanno incontro ad una diminuita capacità di spesa dei consumatori della Capitale, ridottasi a seguito di un anno e mezzo di crisi sanitaria ed economica. Del resto presso i consumatori che non approfitteranno dei saldi estivi, le ragioni prevalenti alla base del comportamento dei consumatori hanno quasi sempre a che fare con le difficoltà economiche dei rispondenti (sto cercando di risparmiare, 52,4%; preferisco non effettuare ulteriori spese, 37,4%).”.
Continua Guasco: “I saldi dell’estate romana del 2021 assai probabilmente quindi non vedranno riproporsi la caccia ai negozi con gli articoli griffati posti in vendita a prezzo ribassato da parte dei consumatori. I consumatori acquisteranno dove acquistano di solito, acquistando un po’ di più grazie ai prezzi ribassati, ma non tanto di più, e soprattutto senza che questo produca per gli esercizi del commercio al dettaglio un risultato apprezzabile in termini di vendite per i negozi tradizionali: quasi un consumatore ogni due infatti acquisterà on line”.