Come abbiamo già annunciato, per chi si accinge a rinnovare il proprio guardaroba – senza per questo prosciugare il conto corrente – ecco l’occasione propizia con l’avvento dei saldi. Tuttavia, l’esperienza insegna, questo non garantisce dalla possibilità di incappare in qualche fregatura, così, onde evitare brutte delusioni, attraverso il suo sito l’Unione nazionale consumatori ha messo in evidenza consigli ed accortezze per evitare ‘sole’.
Premesso che, ovviamente, è bene tenere a mente la proporzione circa l’effettivo valore/prezzo del capo adocchiato, la prima regola è quella di non ‘abboccare’ a sconti elevatissimi appuntati sui cartellini che compaiono nelle vetrine. Quindi, stabilito un budget preciso e le ‘priorità’ ecco alcuni consigli da seguire:
1) Come spiegato, riflettete bene su cosa vi occorre realmente e quanto avete intenzione di spendere. Questo per evitare acquisti superflui che, anche se a buon prezzo, vi caricano di indumenti che vestirete raramente o mai.
2) Sembra banale ma, è fondamentale: confrontare sempre i prezzi. Quindi non fermatevi al primo negozio o davanti alla prima vetrina che incontrate, ma girate, rendetevi conto. Solitamente nei giorni precedenti i saldi si fa ‘un primo giro’ per individuare dove voler poi spendere i soldi e, ‘segnati i capi con i relativi prezzi’ poi, confrontati, tornate a ‘botta sicura’ dove avete visto ciò che cercate.
3) Ovviamente se avete un negozio o una boutique di fiducia è da lì che è consigliabile partire, sia per il rapporto di fiducia con il commerciante, che sulla certezza della qualità di ciò che vende.
4) ‘Nell’avventurarvi’ in nuovi negozi osservate prima attentamente i cartellini esposti, anche se non è obbligatorio in tutte le regioni, deve essere indicato – ben leggibile – il prezzo ‘originale’ la percentuale di sconto, ed il prezzo scontato. Alcuni esercizi coprono le vetrine con i manifesti di sconto, questo non è un buon bigliettino da visita: rischiano di farvi perdere tempo in inutili code, per poi constatare che non hanno nulla che vi serve veramente.
5) Premesso che spesso un prezzo alto non coincide con la qualità dell’indumento in vendita, prima di scegliere è bene accertarsi dalle etichette della ‘composizione’ del capo, che per legge deve spiegare si vi trovate davanti a lana, fibre naturali, lino, cotone, o fibre sintetiche.
6) Sconti eccessivi dovrebbero insospettirvi, oltre il 50% – che è già ‘oltre’ – si celano infatti capi vecchi, invenduti da stagioni. Per capire il meccanismo: in occasione dei saldi vengono rialzati indumenti vecchi per poi riproporli con sconti apparentemente elevatissimi. Per questo, come dicevamo prima, girate prima e tanto nei giorni precedenti gli acquisti in saldo.
Tenete inoltre sempre presente che…
7) Attenzione ai fondi di magazzino. I saldi contemplano infatti sconti relativi ai capi di abbigliamento ormai a fine stagione. Dunque difficilmente di un articolo avrete ampia disponibilità di taglie e colori. Diversamente, è molto probabile che per l’occasione il commerciante abbia ‘rispolverato’ l’invenduto delle scorse stagioni, e per giunta anche ritoccandone i prezzi a suo vantaggio.
8) Gli ‘odori’. Può sembrare ovvio, ma la merce nuova ‘odora’ di nuovo. Molti sono così sensibili da riuscire addirittura ad individuare l’odore della polvere. Guardate bene l’opacità delle buste in plastica che conservano le merci, e se sono state spolverate (solitamente internamente non lo fanno mai). Se poi avvertite odore di ‘canfora’ (sparsa per evitare le tarme), occhio: potrebbe trattarsi di merce riposta lungamente in magazzino.
9) Qualora tornati a casa vi rendete conto di essere incappati nell’acquisto di un prodotti difettosi nessun problema: ‘per legge’ avete due (2) mesi di tempo. Il commerciante ha il dovere di cambiare la merce contestata, così come di ‘ripararla’ in occasione di una scucitura o cose del genere. Ovviamente il cambio è consentito laddove il danno renda inutilizzabile il capo acquistato. Non potete certo pretendere il cambio di una camicia se mancano due bottoni. Ad ogni modo, se il prodotto acquistato non si può cambiare perché unico potete scegliere se farvi rimborsare – è un diritto dell’acquirente – o un ulteriore sconto scegliendo altro. I buoni vanno bene se stanno bene a voi, altrimenti non sono una soluzione.
10) Ricordate che purtroppo non è obbligatorio poter provare un indumento, sta alla discrezionalità del commerciante. Certo, vista la situazione, non è consigliabile l’acquisto se vi viene negata l’opportunità di vedere come sta addosso un capo. Peggio poi se vi chiedono di acquistare perché poi è possibile cambiare in quanto ci sono taglie e colori: e se addosso non calza come volete?
Max