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Salario minimo: trovato l’accordo Ue. E Conte esulta: “Basta stipendi da fame per milioni di lavoratori”

Tempo una notte di confronto ed ecco che, stamani, sia i negoziatori del Consiglio che quelli del Parlamento europeo, sono finalmente riusciti a mettersi d’accordo, trovando così un’intesa politica preliminare, per poter metter giù insieme una bozza di direttiva su salari minimi adeguati nei 27 paesi.

Come spiega l’agenzia di stampa AdnKronos, “L’accordo raggiunto questa notte a Strasburgo nel trilogo, dopo otto round negoziali, dovrà essere confermato dal Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue, dopodiché dovrà essere votato formalmente sia in Consiglio che in Parlamento. La direttiva dovrà infine essere recepita negli ordinamenti nazionali entro due anni”.

Salario minimo Ue, Leyen: “Le nuove regole proteggeranno la dignità del lavoro e faranno sì che il lavoro sia pagato”

E’ stata la presidente della Commissione Ue, Ursula van der Leyen, la prima a commentare il traguardo raggiunto, twittando che “Nelle linee guida politiche avevamo promesso un legge per assicurare il salario minimo nell’Ue. Con l’accordo politico di oggi sulle nostre proposte abbiamo rispettato le promesse”. Dunque, ha proseguito poi la Leyen, “Le nuove regole proteggeranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro sia pagato“.

Salario minimo Ue, ecco cosa è contenuto all’interno della bozza

Intanto c’è subito da dire che all’interno della bozza della direttiva Ue sul salario minimo, non è previsto l’obbligo, perché il salario minimo venga introdotto in tutti i Paesi dell’Unione. Semmai, ha poi chiarito il Consiglio, la direttiva dal canto suo intende stabilire limitatamente, le procedure per assicurare l’adeguatezza dei salari minimi – laddove esistono a promuovere la contrattazione collettiva per stabilire i salari, ed ad aumentare quindi l’accesso effettivo alla tutela del salario minimo per i lavoratori che vi hanno diritto in base al diritto nazionale.

Salario minimo Ue, debbono essere coinvolte nelle procedure anche le parti sociali, per fissare ed aggiornare

Ed ancora: quegli Stati membri dell’Ue che oggi annoverano salari minimi in vigore, dovranno darsi da fare, stabilendo così un quadro procedurale per fissare, e quindi aggiornare i salari minimi secondo una serie di criteri. Sia il Consiglio che Parlamento al canto loro hanno concordato che, una volta ogni due anni (o al massimo ogni quattro anni, ma per i Paesi che utilizzano un meccanismo di indicizzazione automatico),  debbono essere considerati gli aggiornamenti del salario minimo. In tutto ciò, le parti sociali, debbono essere coinvolte per fissare e aggiornare i salari minimi.

Salario minimo Ue, la direttiva mira a promuovere la contrattazione collettiva come mezzo di difesa dei salari

Inoltre, come spiega letteralmente l’agenzia di stampa AdnKronos: “La direttiva mira poi a promuovere la contrattazione collettiva come mezzo di difesa dei salari: i colegislatori hanno deciso di promuovere la capacità delle parti sociali di impegnarsi nella contrattazione collettiva, tutelando i rappresentanti dei lavoratori. E’ previsto in particolare che, nei Paesi in cui la contrattazione collettiva copre meno dell’80% del mercato del lavoro, gli Stati membri preparino dei piani operativi per promuoverla, con tempistiche e misure atte ad aumentare la copertura dei contratti collettivi. Consiglio e Parlamento hanno infine concordato misure volte a migliorare l’accesso effettivo dei lavoratori alla tutela del salario minimo: controlli da parte degli Ispettorati del lavoro, informazioni accessibili sul salario minimo, sviluppare le capacità delle autorità di perseguire i datori di lavoro che non rispettano le norme”.

Salario minimo Ue, Conte: “Ora subito la nostra proposta, eliminiamo la vergogna degli stipendi da fame per milioni di lavoratori”

Dopo aver appreso la notizia, il leader M5s Conte, che si sta battendo anche in Italia per la stessa causa, ha sceitto su Twitter: “A Strasburgo è stato raggiunto l’accordo sulla direttiva Ue sul salarusa, il minimo. Il Mov5Stelle da anni porta avanti questa battaglia. Non ci sono più scuse per nessuno: approviamo subito la nostra proposta, eliminiamo la vergogna degli stipendi da fame per milioni di lavoratori“.

Max