“Dopo pochi mesi sono state passate in rassegna le divisioni, è tempo di voltare pagina”. E’ l’amministratore delegato di Saipem, Francesco Caio, a sottolineare la portata del nuovo modello organizzativo previsto dal nuovo piano strategico. Un modello dove è “evidente il nuovo approccio basato sull’unitarietà di indirizzo strategico”, sottolinea il top manager. Per attuare la sua nuova strategia, infatti, Saipem adotterà un nuovo modello organizzativo declinato in 4 distinte aree di business, ciascuna con dinamiche, obiettivi, competenze differenti.
Saipem prevede nel breve crescita del fatturato e dei margini nel business tradizionale grazie alla ripartenza profittevole del ciclo, all’ottimizzazione degli asset e ad una netta focalizzazione. Obiettivi del Business “asset-centric” (drilling, vessels, fabrication). Avanti poi con il Business “energy carriers”, per la progettazione di impianti complessi o della loro riconversione “low carbon” con un focus crescente sul migliore bilanciamento rischio/rendimento e con maggiore attenzione alla marginalità. Nei grandi progetti si passa dal volume al valore.
Robotica e servizi digitali all’avanguardia per la manutenzione reattiva e predittiva a supporto dei clienti per aumentare l’operatività degli impianti: nasce per questo il Business “robotics, digital and industrialized solutions” per lo sviluppo dell’offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali. Inoltre, l’impegno di Saipem nel business delle infrastrutture è attuarle come parte integrante nel nuovo ecosistema della transizione e energetica e della mobilità sostenibile: prevede nuovi ordini per 3 miliardi e punta al Pnrr. Di qui la creazione del Business “infrastrutture sostenibili”.