(Adnkronos) –
Scatta il Safer Internet Day, la giornata mondiale per la sicurezza in rete e molti sono gli esperti che inviano suggerimenti a genitori e ragazzi per navigare sicuri nelle ‘acque’ della rete. Ali Neil, direttore della International Security Solutions di Verizon Business
accende subito un faro sulle “password” avvertendo gli internauti di “prendersene cura” altrimenti “i criminali informatici ne approfitteranno”. “Sebbene in molti pensino che utilizzare un nome utente e una password per la protezione online sia obsoleto, la maggior parte dei siti Web fa ancora affidamento proprio su questo” afferma.
“È incredibile che la password più comune sia ‘12345’ e che molti utenti credano ancora che ‘Password’ sia una parola sicura. Nella giornata del Safer Internet Day è importante ricordare come la sicurezza in rete passi in primo luogo da una serie di comportanti responsabili che tutti noi dobbiamo mettere in atto. Primo fra tutti scegliere password non banali in grado di proteggere i nostri dati” sottolinea l’esperto di Verizon. “Ma perché – chiede Ali Neil- le persone si ostinano a non cambiare password? E perché i proprietari di siti web non implementano regole per impedire l’uso di quelle prime 20 o 100 password più utilizzate?”
“Ciò – osserva ancora- accade a causa della pigrizia degli utenti. Infatti, pare che imporre l’uso di password complesse allontani in modo permanente tra il 5% e il 10% degli user, che semplicemente non vogliono preoccuparsi di inventare e ricordare qualcosa di complicato. Questo fa sì che, per non spaventare potenziali clienti, nessun proprietario di un sito web imponga regole più stringenti per la scelta delle password”. Neil ricorda che “Il Data Breach Investigations Report 2021 di Verizon Business” (Dbir 2021) ha recentemente evidenziato che “i criminali informatici prendono di mira prevalentemente dati riservati come credenziali e informazioni personali, che vengono spesso utilizzate come parole-chiave per le password”.
Secondo quanto emerge dal report, solamente in ambito retail queste violazioni includono i dettagli di pagamento dei consumatori (42%), i dati personali (41%) e le credenziali (33%). Il 95% delle organizzazioni che hanno subito un attacco di credential stuffing, che sfrutta le credenziali rubate nei siti Web, ha avuto tra i 637 e 3,3 miliardi di tentativi di accessi dannosi durante l’anno. Per questo gli esperti di Verizon hanno indicato per l’Internet Safer Day sei consigli chiave per proteggere i dati sulla rete creando password più sicure. Innanzitutto gli esperti di Verizon suggeriscono di utilizzare password diverse per ogni sito su cui ci si registra è la soluzione ideale, poi di applicare l’autenticazione a due fattori ai passcode e, osservano, molti siti ora offrono questa funzione come passaggio di sicurezza secondario.
Tra gli altert lanciati dagli esperti di Verizon ci sono anche quelli di fare attenzione a collegare gli account insieme e di prendersi il tempo necessario per completare tutte le domande di sicurezza. Infine bisogna proteggere i dispositivi mobili. “Non solo bisognerebbe bloccare i dispositivi mobile con una password, ma – sottolineano gli esperti di Verizon- è anche importante controllare le impostazioni di sicurezza delle varie app. Ad esempio, molte applicazioni come quelle utilizzate per l’online banking, offrono la possibilità di disconnettersi dopo un certo periodo di inattività. Questo può aiutare a salvaguardare importanti dati personali, specialmente in caso di smarrimento o furto del telefono. Anche se un criminale riesce a decifrare il codice per entrare nel dispositivo mobile, l’app sarà già bloccata”.