Sabato la cerimonia conclusiva del Patto di Gemellaggio fra Cori e Sesto Calende

    Sabato 8 settembre, nella sala consiliare del comune lombardo, verrà firmato l’accordo finale del gemellaggio tra le città di Cori (LT) e Sesto Calende (VA) per la cooperazione nella memoria comune dell’ingegnere aeronautico Alessandro Marchetti.
    Il gemellaggio unisce le due città nel nome di uno dei più grandi progettisti aeronautici italiani, che a Cori è nato (nel 1884) e ha concepito il suo primo aereo ispirato al volo dei falchi, e che a Sesto Calende ha vissuto i suoi successi, facendo la SIAI Marchetti, tra le due guerre mondiali, la più famosa industria aeronautica del mondo e arriva ad occupare undicimila persone.
    La prima firma è stata apposta dal sindaco di Cori Mauro De Lillis e dal vicesindaco di Sesto Giovanni Buzzi nel chiostro del Complesso Monumentale di Sant’Oliva nel giorno dell’85 ° anniversario della seconda crociera atlantica – la famosa crociera decennale ( 1 luglio 1933) che ha preso parte 25 idrovolanti SIAI-Marchetti S.55X che hanno volato da Orbetello a Chicago.
    La cerimonia conclusiva coronerà il cammino iniziato circa un anno fa e per evidenziare la volontà espressa nella Lettera d’intenti, confermata dai rispettivi consigli comunali, con la quale i rappresentanti delle due città si sono impegnati a sostenere e sostenere attività e iniziative mirate a valorizzare la figura di questo pioniere dell’aeronautica, morto nel 1966 a Sesto Calende, dove, come detto, visse e lavorò a lungo e che a Cori riposa nella cappella di famiglia. In particolare per il comune di lepino, il gemellaggio riveste particolare importanza anche in vista della costruzione del futuro museo di Alessandro Marchetti.

    In questa occasione verrà presentato il volume e la mostra “Fogli volanti”, curata dal critico d’arte Mauro Carrera, con contributi artistici e poetici di autori provenienti da tutto il territorio nazionale sul tema del volo e del trailer di media lunghezza diretto di Angelo Bianchi, “Con gli occhi pieni di cielo”, ispirato agli anni giovanili di Alessandro Marchetti.