Russiagate, rapporto Mueller: dubbi su ostruzionismo

Continuano le scosse di assestamento intorno al terremoto Russiagate che ha da tempo investito Trump e la casa Bianca. Secondo quanto emerge dal Rapporto Mueller sul presidente Trump non è ancora possibile stabilire con ragionevole certezza se si possa escludere da parte sua una ostruzione alla giustizia. “Se avessimo la certezza che il presidente chiaramente non ha commesso ostruzione alla giustizia, lo diremmo”, si legge nel rapporto. Dal canto suo, però, presidente Trump esulta: a suo modo di vedere, infatti, il non escludere implica che non si possa nemmeno dire il contrario. Ovvero sia, per lui, sono finiti i giochi. E dichiara: “game over” riferito ai democratici.

Russiagate, rapporto Mueller: dubbi su ostruzionismo. Trump: game over per i democratici

Al momento, considerato tutto il corposo lavoro di indagine, il procuratore speciale sul Russiagate, Robert Mueller, non è in grado di dichiarare il presidente Usa, Donald Trump, non colpevole dell’accusa di ostruzione alla giustizia: è questo che si legge nel rapporto sul Russiagate, divenuto pubblico e dato alla disponibilità del Congresso americano. Con tanto di chiarimento: “Se avessimo la certezza, dopo un’indagine approfondita dei fatti, che il presidente chiaramente non ha commesso ostruzione alla giustizia, lo diremmo”. Nello stesso momento si evince che “sulla base dei fatti e degli standard legali applicabili, in ogni modo, non siamo stati in grado di arrivare a tale conclusione”. Tra i meandri del documento emergono poi significativi particolari: “Gli sforzi presidenziali per influenzare l’inchiesta sono per lo più falliti, ma questo in gran parte perché le persone che circondavano il presidente si sono rifiutate di rispettare gli ordini o di aderire alle sue richieste”.   E ancora: “Nonostante l’inchiesta abbia stabilito che il governo russo avrebbe tratto vantaggio da una presidenza Trump e aveva lavorato per questo e che la campagna si aspettasse benefici elettorali dalle informazioni rubate e rilasciate dai russi, l’inchiesta non ha provato che i membri della campagna Trump abbiano cospirato o coordinato con il governo russo le attività di interferenza”.  Dal suo punto di vista, invece, Trump si lascia andare all’entusiasmo a cui forse voleva esporsi da tempo. “Sto vivendo un grande giorno”, ha dichiarato il presidente Donald Trump, dopo aver voluto rispondere in merito alle conclusioni del segretario alla Giustizia, William Barr, secondo cui Trump non ha ostacolato il corso della giustizia e non ha colluso con la Russia per interferire nelle elezioni presidenziali del 2016. “Nessuna collusione. Nessuna ostruzione”, ha twittato.