Niente euro o dollari, il gas russo si paga in rubli. L’avvertimento, che sa di ennesima sfida, arriva direttamente da Vladimir Putin. Il presidente russo, secondo quanto riferisce il sito di Kommersant, ha obbligato il governo russo a convertire in rubli i contratti di fornitura di gas con i paesi che ritiene ‘ostili’.
Non avrebbe alcun senso, secondo Putin, fornire merci russe a Europa e Stati Uniti ricevendo pagamenti in dollari o euro. Secondo il presidente russo ‘ paesi ostili sono quelli che hanno adottato sanzioni verso la Russia per via della guerra in Ucraina, quindi la maggior parte di quelli europei e gli Stati Uniti.
La Russia, ha confermato Putin, continuerà a fornire gas “in base ai volumi e secondo i principi di tariffazione conclusi nei contratti”. Ma lo farà solo a fronte del corrispettivo in rubli. Come successo per i vaccini anti-Covid, l’Unione Europea istituirà una task force per l’acquisto congiunto delle forniture di gas dalla Russia.
Sulla questione si è espresso anche il premier italiano Mario Draghi: “Il consiglio Ue si confronterà sull’aumento dei prezzi dell’energia, ancora molto alti rispetto ai livelli storici, più di 5 volte rispetto a un anno fa. Serve una gestione comune del mercato dell’energia. Serve un approccio condiviso sugli stoccaggi per rafforzare il potere contrattuale verso i fornitori, la creazione di un tetto Ue al prezzo del gas è al centro di un confronto con la presidente della Commissione Vogliamo spezzare il legame tra prezzo del gas e ed elettricità, che è in parte prodotta da fonti alternative, il cui prezzo non ha nulla a che vedere con quello del gas”.