Come la storia insegna, non c’è mai fine agli orrori di una guerra. Se poi il riferimento ci porta all’attuale conflitto in Ucraina, stando a quanto ci viene riferito da entrambi gli opposti schieramenti, ogni giorno ve ne sarebbero di motivi di cruccio per tutti noi, testimoni ‘involontari’ che, non avendo la possibilità di poter seguire ‘live’ ciò che realmente accade, dobbiamo basarci su quello che ci viene raccontato.
Tra le poche evidenze, almeno secondo le ‘autorevoli’ testimonianze rilasciate dei tecnici delle intelligence statunitense e britannica, l’unica certezza è data dall’imbarazzante difficoltà che le truppe russe starebbero incontrando negli ultimi giorni sul campo dove, grazie ai ‘rifornimenti occidentali’ di mezzi ed armi, i soldati ucraini sarebbero divenuti i protagonisti di una devastate controffensiva. Ma, ripetiamo, questa è soprattutto una ‘guerra mediatica’, e diviene dunque complicato prendere posizioni precise, salvo condannare l’uso della violenza da parte di Putin nei confronti di uno ‘stato democratico’.
Intanto oggi il presidente Zelensky, attraverso Telegram ha diramato la notizia, che i suoi uomini avrebbero scoperta l’ennesima fossa comune, stavolta nei pressi della città di Izyum.
Una scoperta che il presidente ucraino ha duramente commentato, definendo i soldati di Mosca “assassini e torturatori”. “La Russia lascia solo morte e sofferenza”, ha poi aggiunto Zelensky, rimarcando che per questi “Assassini. e torturatori, privati di tutto ciò che è umano“, arriverà “una punizione terribilmente giusta“.
Max