“Bisogna crescere, sabato è una partita che bisogna vincere, non possiamo nasconderci dietro un dito”. Sono le parole di Luca Bigi tallonatore della Nazionale azzurra di rugby e delle Zebre, all’Adnkronos, sulla sfida di sabato contro l’Urruguay per le Autumn Nations Series. “La partita con Al Blacks era la prima dopo tanto tempo, l’abbiamo approcciata con una mentalità molto concentrata sulla nostra prestazione e non stressati dal dover uscire per forza con un risultato utile. Al di là del risultato sono arrivate delle mete che potevamo evitare, ma in campo si è vista una squadra attiva, propositiva, con una buona difesa, energica e pronta”, ha poi aggiunto l’azzurro parlando della prestazione con gli All Blacks.
“La settimana con l’Argentina è stata particolare, legata a molti acciacchi e alla gara precedente dove eravamo consapevoli di poterci giocare una chance importante. Abbiamo preparato la partita al meglio delle nostre possibilità, l’Argentina è venuta per vincere, non siamo riusciti a controbattere il loro piano di gioco. E’ stata una partita abbastanza lineare, abbiamo avuto il controllo di alcune situazioni dove potevamo riprendere un po’ il punteggio, ma la meta intorno al 60′ ci ha spezzato le gambe e da lì è stato un contenere. Non ci ha demoralizzato più di tanto questa sconfitta ma gli aspetti che avevano distinto la nostra prestazione contro gli All Blacks non siamo riusciti a riproporli con l’Argentina. Ora concentrandoci su quello che sarà l’obbiettivo di questa settimana dal quale non ci possiamo nascondere, è la vittoria con l’Uruguay e ci stiamo allenando per arrivare a questa vittoria, rispettando l’avversario ma concentrandoci su quello che sarà il nostro processo”, ha aggiunto Bigi.
“L’Uruguay non ha giocato tanto insieme nell’ultimo mese e mezzo ma ha strappato l’accesso alla Coppa del Mondo agli Usa, e nella Coppa del mondo 2019 ha perso di poco con il Galles, ha battuto le Fiji, a livello internazionale sta dicendo la sua. Ha giocatori che militano nel campionato americano e francese. Il nostro punto di forza deve essere la consistenza nelle fasi statiche, dare palloni puliti ai nostri trequarti, che hanno le qualità per battere l’uomo uno contro uno ed essere disciplinati”.
Sulla gara contro l’Argentina e in vista di quella con l’Uruguay gli azzurri devono capire come “trovare gli adattamenti in campo, spesso si prepara una partita e poi dopo 10 minuti devi avere un piano B o adattare il tuo piano di gioco in base alle tue qualità. Sabato l’Argentina ha calciato molto, lo abbiamo fatto anche noi, abbiamo avuto difficoltà nella contesa aerea, potevamo mantenere di più il possesso. L’impegno fisico nel fermare le cariche argentine ha permesso loro di trovare spazio più larghi. Abbiamo trovato un pacchetto di avanti molto fisico, in certe situazioni li abbiamo arginati molto bene, in altre hanno trovato gli spazi”, ha spiegato Bigi sottolineando che “siamo stati frustrati dal non esserci ripetuti con quella brillantezza avuta con gli All Blacks. C’era tanta frustrazione, la squadra l’ha subita emotivamente questa sconfitta perché avevamo aspettative diverse. Ma era più legato al nostro processo di crescita, non volevamo scendere dalla prestazione fatta con gli All Blacks, ma con l’Argentina abbiamo fatto probabilmente un mezzo passo indietro e ora abbiamo una grandissima occasione da sfruttare in casa contro una squadra alla nostra portata, non li stiamo sottovalutando ma ci stiamo concentrando sul nostro lavoro”.
Molto positivo anche l’impatto del nuovo capitano azzurro, Michele Lamaro. “Michele ha una leadership naturale indiscussa, in campo ci sono tantissime cose a cui dover pensare, il tuo lavoro, il ruolo, la difesa e anche la capacità di giocatori senior di collaborare con lui è fondamentale. C’è gruppo in suo sostegno, c’è sinergia, è un processo di crescita che sistematicamente cerchiamo di curare, e questo credo gli dia molto supporto. Siamo molto contenti dell’impatto che ha avuto in squadra”.
Bigi guarda poi anche in avanti, con gli impegni con la sua squadra e al prossimo Sei Nazioni. “Tra poco c’è un periodo natalizio con le coppe europee con Treviso che deve continuare il proprio trend di crescita e le Zebre che devono fare punti. Poi ci sarà il Sei Nazioni, un torneo molto differente da quello che stiamo affrontando in questo momento. I mancati risultati sono un problema con il quale conviviamo da tempo, è una pressione inevitabile, ma la strada è stata dettata, l’importanza delle franchigie è chiara, la volontà di considerare alto livello anche il Top 10 per formare atleti che possano contribuire, la Nazionale A. Bisogna iniziare a mettere i flag positivi. La Nazionale A ha battuto l’Uruguay e la Spagna, due risultati importantissimi. Non sarà la stessa Uruguay che affronteremo noi sabato prossimo, ci sono 5-6 giocatori che la integreranno, ma nostra Nazionale A ha fatto bel risultato, per nulla scontato ed è stato anche per noi motivo di orgoglio”, ha concluso l’azzurro.