Nuovo rinvio per Silvio Berlusconi nello ‘stralcio senese’ del processo Ruby ter, che vede imputato l’ex premier per corruzione in atti giudiziari. Il senese Danilo Mariani, pianista di numerose serate nella villa di Arcore del Cavaliere, è invece stato condannato dal Tribunale di Siena a 2 anni di reclusione (con sospensione della pena) per falsa testimonianza. La sentenza è stata emessa oggi dal presidente del collegio, il giudice Ottavio Mosti, al termine della camera di consiglio. Il processo nella città del Palio è stato originato da un fascicolo trasmesso dal Tribunale di Milano a quello di Siena nel 2017 per competenza territoriale.
Per i pubblici ministeri milanesi è a Siena che sarebbe stato completato il pagamento effettuato da Berlusconi a Danilo Mariani per indurlo a rendere testimonianze edulcorate sulle feste a villa San Martino. Sempre secondo l’accusa, i bonifici effettuati da Berlusconi a Mariani come ‘rimborsi spese’, circa 170mila euro dal 2011 al 2013, sarebbero stati in realtà pagamenti per indurre il pianista a rendere falsa testimonianza.
Nello stesso procedimento, è imputato anche il leader di Forza Italia. Per oggi, dopo sette rinvii era attesa la sentenza anche per Berlusconi, ma i suoi legali, gli avvocati Federico Cecconi e Enrico De Martino, hanno presentato istanza di rinvio per legittimo impedimento perché l’ex premier si trova ricoverato per motivi di salute all’ospedale San Raffaele di Milano. Il collegio presieduto dal giudice Mosti ha accolto la richiesta di legittimo impedimento ed ha disposto lo stralcio della posizione di Berlusconi per il reato di corruzione in atti giudiziari rinviando per la prossima udienza al 21 ottobre. Nello stesso processo sarà di nuovo imputato anche Mariani, a cui viene contestato lo stesso reato di Berlusconi. La procura di Siena, con la pm Valentina Magnini, aveva chiesto nei mesi scorsi durante la requisitoria la condanna di Berlusconi a 4 anni e 2 mesi di reclusione. Per Mariani era stata chiesta dal pm una pena complessiva di 4 anni e 6 mesi. A ottobre il processo a Berlusconi dovrà riprendere con un nuovo collegio, perché quello attuale con la sentenza di oggi è diventato incompatibile essendosi già espresso sulla materia.