Il processo Ruby Ter deve andare avanti, anche se Silvio Berlusconi è “seriamente malato” e “nulla fa presagire una situazione veloce”. Inizia così il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano il suo intervento nell’aula dove è in corso il processo. “Noi – ha spiegato – crediamo assolutamente che Berlusconi sia seriamente malato e affetto da una patologia severa, ma noi dobbiamo considerare lo stato degli altri imputati che sono ‘appesi'”.
“Io credo che Berlusconi stia male per davvero leggendo i certificati medici prodotti nel processo e anche prodotti da diversi consulenti in altri processi come Siena, non ho il minimo dubbio che situazione sia di particolare gravità e nulla fa presagire una situazione veloce”, spiega dopo che la difesa dell’ex premier ha chiesto un ulteriore rinvio a causa delle condizioni di salute.
Per il pm di fronte a un processo “che dura da tantissimo tanto con moltissimi imputati”, c’è il diritto che processo si svolga in tempi ragionevoli, da qui la proposta “della separazione della posizione dell’imputato Berlusconi”, ma di proseguire per gli altri imputati seguendo un calendario già fissato. L’idea è di una ‘separazione temporanea’ della posizione di Berlusconi da quella degli altri imputati. Sul possibile stralcio stanno decidendo i giudici.
La difesa di Berlusconi chiede intanto un ulteriore legittimo impedimento aggiungendo agli ultimi certificati medici di settimana scorsa anche un altro certificato di ieri che conferma le dimissioni dal San Raffaele ma sottolinea la necessità di un “periodo di riposo assoluto” che Berlusconi sta trascorrendo nella sua villa di Arcore trasformata in una sorta di ‘ospedale domestico’. Un riposo assoluto che “non credo possa risolvere in sette, quindici giorni”, spiega in aula l’avvocato Federico Cecconi, il quale ritiene il rinvio del processo di una settimana “irrealistico”.