Il giorno dopo il j’accuse lanciato contro i giudici milanesi del processo Ruby ter che hanno chiesto anche una perizia psichiatrica per concedergli il legittimo impedimento, Silvio Berlusconi non intende mollare la presa. Il Cav, raccontano, non si capacita del fatto che dal ’94 ad oggi non si è mai fermato l’accanimento giudiziario nei suoi confronti da parte di certa magistratura, che continua ad usare la giustizia per fini politici.
In oltre vent’anni ho subito ben 90 processi, per un totale di oltre 3800 udienze e ho dovuto pagare 130 avvocati e 50 consulenti, si sarebbe sfogato l’ex premier con chi ha avuto modo di sentirlo nelle ultime ore al telefono da Arcore. Mettendo in fila tutte queste udienze si avrebbe un processo infinto, senza soste, neppure a Natale, si è lamentato più volte in passato il leader azzurro.
Da quando è sceso in campo con Forza Italia, riferiscono fonti azzurre, Berlusconi è alle prese con le aule giudiziarie: dal processo penale ‘Viganò Verzellesi’ (per il quale il Cav fu iscritto nel registro degli indagati il 28 gennaio del ’95 con l’ipotesi di corruzione, poi archiviato nel 2004) alla vicenda Ariosto-Sme, dal caso Mills al processo Mediaset sui diritti tv, fino al Ruby ter.