‘Olgettine’ pronte a testimoniare nel processo milanese Ruby ter che vede imputato l’ex premier Silvio Berlusconi? “Ognuno faccia quello che crede come ritiene meglio di dover difendersi: non entro nel merito delle valutazioni, opportunità e prerogative difensive delle persone che non assisto”. Così Federico Cecconi, difensore del leader azzurro, replica a chi gli chiede se è preoccupato da eventuali dichiarazioni di alcune delle donne che sarebbero pronte a testimoniare.
“Al momento attuale noi non sciogliamo la riserva in maniera definitiva: l’intendimento è quello, per adesso, di riservarci le dichiarazioni spontanee”, spiega ancora il difensore a chi gli chiede se il Cav si farà sentire nel processo milanese. L’avvocato non esclude neppure l’esame dell’imputato, ma per ora non svela le carte, visto che la scelta difensiva sarà fatta “anche alla luce di una valutazione complessiva dell’andamento dell’istruttoria e in base a chi verrà sentito in sede di esame degli imputati”, spiega a margine dell’udienza.
Intanto, Cecconi ne è convinto, l’assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo di Siena ridimensiona il dibattimento Ruby ter. “Lo penso fermamente per una ragione molto semplice: il processo senese è una gemma, un frammento di quello che era inizialmente un unico processo con la stessa prospettazione accusatoria, la stessa impostazione per quanto riguarda le contestazioni e le modalità descrittive della condotta che anche qui viene contestata a Berlusconi, quindi non c’è dubbio che inevitabilmente è una sentenza che pesa anche nell’ambito di questo processo”, conclude il difensore.