Sicuramente incoraggianti i nuovi dati relativi all’indice Rt nel Paese che, oggi confermano – seppure lento – il proseguo del calo.
Dai primi ‘numeri’ trapelati dalla Cabina di regia (ancora in svolgimento), è emerso che oggi siamo a 0,86, rispetto allo 0,89 registrato esattamente una settimana fa.
Dunque, rimarcano dall’Iss e dal ministero della Salute, “questa settimana continua il calo nell’incidenza settimanale, che scende a 103 per 100.000 abitanti (3-9 maggio 2021), contro i 127 per 100mila abitanti registrati nella settimana dal 26 aprile al 2 maggio”.
Da segnalare, secondo la bozza, che “La campagna vaccinale progredisce sempre più velocemente, ma l’incidenza resta elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi”. L’incidenza nazionale, secondo il flusso di dati ministero della Salute-Protezione civile, si attesta invece a 96 casi/100mila”.
C’è però da rilevare che, si legge ancora, che “Due Regioni, Molise e Umbria, hanno un Rt puntuale maggiore di 1, ma con il limite inferiore sotto l’1. Tutte le Regioni/Province autonome hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 1. Nel periodo 21 aprile-4 maggio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,86 (range 0,74-0,94), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, e sotto l’1 anche nel limite superiore”.
Tuttavia, specificano gli esperti di Iss e ministero “Nessuna regione è classificata a rischio alto secondo il Dm del 30 aprile 2020 per la terza settimana consecutiva. Quattro Regioni/Province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane), mentre le altre Regioni/Pa hanno una classificazione a rischio basso“.
Non può certo non far piacere apprendere che, dopo settimane di apprensione, “Scende il numero di Regioni/Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (3 Regioni/Pa rispetto alle 5 della settimana precedente)”.
Nello specifico, “Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la soglia critica (23%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.423 (4 maggio 2021) a 2.056 (11 maggio)”.
Per quel che riguarda invece il tasso di occupazione nei reparti ordinari ospedalieri del Paese, “continua a diminuire attestandosi al 24%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 18.176 (4 maggio) a 14.937 (11 maggio)”.
Come dicevamo vi sono però tre regioni che vantano ancora un sovraccarico sia nelle terapie intensive che nelle aree mediche: “sono la Calabria (sopra la soglia critica del 40% in area medica), la Lombardia e la Toscana (sopra la soglia critica del 30% in terapia intensiva)”.
Infine, conclude la bozza stilata dagli esperti della Cabina di regia, “Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: 19.619 contro i 24.397 della settimana precedente).
Invece, la percentuale relativa ai casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti risulta in aumento: 40,3% contro il 38,6% della scorsa settimana.
Fortunatamente stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi: 38% rispetto al 38,3% sempre realitov alla corsa rilevazione.
Concludiamo questa lettura della bozza, leggendo che il 21,7% è stato diagnosticato attraverso attività di screening“.
Max