“Si osserva un lieve generale peggioramento dell’epidemia, con un aumento nel numero di regioni classificate a rischio alto (3 rispetto a 1) e con la riduzione delle regioni a rischio basso in questa settimana (7 rispetto alle 10 del report precedente), in un contesto preoccupante per il riscontro di varianti virali di interesse per la sanità pubblica in molteplici regioni italiane, che possono portare ad un rapido incremento dell’incidenza”.
Inquietano e non poco i dati relativi al monitoraggio dell’andamento del coronavirus nel nostro Paese, registrato nella settimana fra il 25 ed il 31 gennaio (con i dati poi aggiornati al 3 febbraio). Poco fa infatti, al termine della riunione della Cabina di regia, è stato annunciato che l’indice Rt nazionale è stabile a 0.84.
Rt in salita: “Segnali che preludono ad un nuovo rapido aumento di casi nei prossimi giorni”
Secondo quanto dichiarato dagli esperti non c’è da stare allegri: ”In questa fase delicata dell’epidemia, questi iniziali segnali di contro-tendenza potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente messe in atto adeguate misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”. Del resto, prosegue la nota, “L’attuale quadro a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali. In alcuni contesti, un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19 in area critica“.
Rt in salita: attualmente sono soltanto sette le regioni che mostrano un rischio basso”
Nello specifico, spiega ancora la bozza del monitoraggio appena stilato: “Sono tre le Regioni-Province autonome (Bolzano, Puglia e Umbria) con una classificazione di rischio alto (era una la settimana precedente), undici (Abruzzo, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Molise e Toscana) con rischio moderato (di cui il Molise ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane), e sette (Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto) con rischio basso”.
Rt in salita: “Ben 13 regioni evidenziano un trend di casi in aumento”
Rimarcando inoltre che “L’incidenza a livello nazionale si mantiene sopra il valore di 130 casi per 100mila abitanti nei 7 giorni e 13 regioni evidenziano un trend di casi in aumento”, la bozza spiega inoltre che “Una Regione (Umbria) e una provincia (Bolzano) hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2 – precisa il report – Le altre Regioni e province hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno, ma 5 regioni riportano il valore medio attorno all’1 (Abruzzo; Friuli-Venezia Giulia; Liguria; Marche e Toscana)”.
Max