Ha letto tutto d’un fiato una toccante lettera, dedicata alle mogli dei carabinieri, Rosa Maria Esilio, la moglie di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma. Soltanto un mese e mezzo fa, la copia era felice e sorridente, in occasione del loro matrimonio: adesso, una sofferenza difficile da spiegare.
Rosa Maria Esilio aveva sposato Mario Cerciello Rega nella chiesa di Santa Croce a Somma Vesuviana, lì dove ieri si è celebrato il funerale del vice brigadiere.
La donna ha 28 anni e si è laureata a Napoli in farmacia, prima di trasferirsi a Roma con quello che sarebbe diventato suo marito. Subito un posto di lavoro in una farmacia in via Veneto, prima che la loro vita fosse spezzata senza un perché.
«Me l’hanno ucciso, in una notte, dopo tanti sacrifici, me l’hanno portato via. Non è giusto. Senza di lui, io non ce la faccio. Lui era la mia gioia, era il mio tutto» ha detto Rosa Maria.