Forse resterà solo un sogno di una notte di mezza estate, una di quelle suggestioni estive che, nel calciomercato, si sa, fanno bramare e fibrillare i cuori dei tifosi a tutte le latitudini. O forse no: forse sarà la concretizzazione di una realtà pronta a riscrivere non solo, nuovamente, le gerarchie della geopolitica calcistica italiana ma, in qualche modo, anche europea. Cristiano Ronaldo alla juventus: quella che per molti era , è resta una mera utopia, malgrado tutto non è ancora stata nè smentita nè azzerata dalla realtà dei fatti: e per ciò, come notizia, continua a cavalcare londa dellentusiasmo dei tifosi, del clamore dei media e di tutti coloro i quali, in un modo o nellaltro, ne traggono beneficio. Di sicuro il titolo in borsa dei bianconeri, che è cresciuto significativamente. Sicuro, poi, lo stesso CR7, i cui mal di pancia con la casa blanca sono noti dalle ore immediatamente successive alla ennesima coppa dei Campioni vinta questanno. E lo stesso super procuratore del lusitano, il connazionale Jorge Mendes, ne ha ben donde di gongolare. Più se ne parla, più potrebbe divenire realtà.
Non che a Cristiano manchino corteggiatori: ma, si sa, si parla di un flusso economico così incredibilmente esoso che solo alcuni grandi club possono permetterselo. Come lo United, il City, il PSG. O, per appunto, la Juventus.
Un club che in Italia da tempo annichilisce avversari vincendo titoli in sequenza e che, anche dal punto di vista economico, non è per il momento raggiungibile dai competitor tricolori.
Forse non sarà al livello di Real, Barcelona o Bayern di Monaco in quanto a introiti, ma non di molto. E del resto i bianconeri negli ultimi anni sono arrivati ben due volte (una delle quali proprio contro Cristiano Ronaldo, vicini alla vittoria della champions in finale. Ecco perchè lincontro tra Mendes e Perez, patron del Real, potrebbe davvero sancire la rottura tra le parti. E Ronaldo, che i bene informati dicono apprezzi la destinazione Torino, potrebbe diventare a quel punto un concreto obiettivo di mercato di Marotta: conti alla mano, non sarebbe affatto una follia. Ore delicate per i blancos e la sua stella CR7.