Ronaldo: ‘Grasso, vasectomia e il malore: vi dico tutto’

Ronaldo il calciatore fenomenale lo conoscono un po’ tutti: classe, genio, dribbling e gol. Il prototipo dell’attaccante perfetto nel corpo di un uomo con le ginocchia troppo fragile per sorreggere tanto talento. Eppure anche dopo gli infortuni il brasiliano è riuscito a proseguire una carriera sempre al top, tra trofei di squadra e personali. Eppure c’è un lato di Ronaldo che rimane in ombra nonostante gli anni passati. Come il suo malore avuto prima della finale del Mondiale in Francia nel ‘98. Iconica l’immagine del brasiliano che scende le scalette dell’aereo scuro in volto e con l’aria distrutta. Solo diversi anni dopo sarebbe venuta a galla la verità del suo malore che lo portò alle convulsioni. Uno spavento che lo accompagnò fino alla finale del Mondiale successivo, quando Ronaldo rimase sveglio per paura di un altro malore. E costrinse Dida a rimanere in piedi con lui. La rivelazione è arrivata in un’intervista rilasciata al Financial Times, durante la quale il brasiliano ha rivelato diverse curiosità sul suo passato e sul suo presente.

Ronaldo: “Berlusconi? Non lo ascoltavamo”

Ronaldo ripensa ai sui anni al Milan, quando il presidente Berlusconi entrava nello spogliatoio rossonero per ‘consigliare’ la squadra: “Ci diceva: ’Com’è che non segnate su calcio d’angolo? E’ facile, state tutti fuori area e quando parte il pallone entrate’. Noi dicevamo ’Ok, faremo così’, ma poi facevamo a modo nostro – Rivela Ronaldo – Ai miei attaccanti dico di arrivare davanti al portiere, aspettarlo e far decidere a lui come tirare. Da presidente di una squadra, rispetto ad altri, ho il vantaggio di aver giocato e sapere di cosa hanno bisogno i giocatori”. Ronaldo rivela poi la sua difficoltà nell’evitare il dessert dopo ogni pasto: “Il dessert è un problema. Ci sono attivisti per molte cose, se sei nero, se sei gay, ma nessuno mi ha mai difeso quando mi chiamavano grasso”. Infine una rivelazione sulla sua vita privata: “Ho fatto la vasectomia, ma se la mia fidanzata volesse dei figli ho congelato abbastanza seme da mettere su una squadra di calcio”, ha concluso Ronaldo.