(Adnkronos) – La scena d’amore nel film “Romeo e Giulietta” (1968) d regista Franco Zeffirelli “è quanto di più lontano dalla pornografia di quanto si possa immaginare. Zeffirelli stesso fu accusato di essere reazionario proprio perché più e più volte si pronunciò contro la pornografia. Le immagini di nudo nel film esprimono la bellezza, il trasporto, direi persino il candore della donazione reciproca e non contengono alcun sentimento morboso. Credo anche che i due produttori del film, John Brabourne e Anthony Haveclock-Allan, avranno avuto una liberatoria dai loro genitori prima di girare la scena in questione”. Lo afferma, in una nota, Pippo Zeffirelli, figlio adottivo del regista scomparso nel 2019 e presidente della Fondazione Franco Zeffirelli Onlus, a proposito della vicenda Hussey-Whiting e la causa dei due interpreti del film intentata contro la Paramount Pictures.
Gli attori Olivia Hussey e Leonard Whiting, all’epoca rispettivamente di 15 e 16 anni e ora di 71 e 72 anni, hanno intentato nei giorni scorsi una battaglia legale presso la Corte Superiore della contea di Los Angeles per presunti abusi sessuali, molestie sessuali e frode. I due protagonisti di “Romeo e Giulietta” hanno citato in giudizio la Paramount Pictures per oltre 500 milioni di dollari per la scena di nudo del film.
“E’ imbarazzante sentire che oggi, a cinquantacinque anni di distanza dalle riprese, due anziani attori che debbono la loro notorietà essenzialmente a questo film – afferma Pippo Zeffirelli in una dichiarazione – si sveglino per dichiarare di avere subito un sopruso che ha provocato loro anni di ansia e disagio emotivo. A me risulta che in tutti questi anni abbiano sempre mantenuto un rapporto di profonda gratitudine e amicizia nei confronti di Zeffirelli, rilasciando centinaia di interviste nel ricordo felice di questa loro fortunatissima esperienza, coronata da un successo mondiale”.
In seguito, ricorda Pippo Zeffirelli, Olivia Hussey “ha lavorato ancora con Zeffirelli, interpretando mirabilmente Maria nel Gesù di Nazareth; e Leonard Whiting è perfino venuto a Firenze per le esequie del Maestro, e ha portato la sua testimonianza al Memorial tenuto a Londra nel febbraio 2020”.