SPETTACOLI

Romanzo Criminale, ci sarà il prequel

“Quindici anni dopo il debutto di Romanzo Criminale, siamo pronti ad annunciare i prequel di Romanzo Criminale e di Gomorra”, lo ha detto Nils Hartmann, EVP Sky Studios per l’Italia e la Germania nel corso del talk “Romanzo Criminale e Gomorra – Ritorno Alle Origini” che si è vissuto a Roma, al Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano, in occasione di “Sky20anni”, la due giorni di festa per i 20 anni di Sky in Italia.

“È il momento giusto per tornare al punto di partenza – ha detto Hartmann – siamo in fase di scrittura per entrambi i progetti”.

Presente all’incontro anche il magistrato e autore di “Romanzo Criminale” Giancarlo De Cataldo: “Per il prequel di ‘Romanzo Criminale’ ci stiamo orientando su un periodo immediatamente precedente sia al film che alla serie, che già parlavano di una ‘genesi’. Noi vogliamo andare prima delle genesi – ha spiegato De Cataldo – raccontando la psicologia dei personaggi, in particolare di quelli che sono entrati nel cuore di tutti, e nello stesso tempo stiamo pensando di mescolare gli ambienti, anche più di quanto si è fatto in Romanzo Criminale. Una penetrazione del mondo basso nel mondo alto e viceversa, che un po’ corrisponde alla realtà degli anni ’70. Promettemmo nella serie gli ‘hidden files’ perché ci dicemmo ‘abbiamo già letto un libro e visto un film, dobbiamo dare qualcosa di diverso. Così sarà anche per queste origini”.

“Le serie inaugurate da Sky non hanno niente a che vedere con la fiction, la fiction è figlia della televisione e della radio – ha proseguito Riccardo Tozzi, fondatore di Cattleya – Questa nuova serialità è figlia del cinema. È roba nostra. È quindi anche la parte cinematica, spesso poco attenzionata, è molto importante e, secondo me, ha indotto un cambiamento anche nel linguaggio del cinema”.

“Queste serie – ha ancora spiegato Tozzi – si sono sedimentate e sono rimaste nell’immaginario italiano e internazionale. Credo siano state alla base della nascita della nuova serialità italiana. Il mondo che raccontano è ancora pieno di potenzialità, curiosità e cose inesplorate, quindi l’idea di poterci tornare sopra per me è stata un po’ una chiamata alle armi. I film e le serie che piacciono, lo fanno perché hanno un cuore, un’anima. L’anima di ‘Romanzo’ è la ribellione giovanile, una potenza vitale, trascinante che va mantenuta. Mentre per ‘Gomorra’ è lo spirito tragico shakespeariano, una struttura drammatica in cui il pubblico si sente abbracciato e che credo debba rimanere”.