Quasi sempre i ladri specializzati in questo insolito tipo di furto si muovono in due. Uno fa da palo e laltro si dedica al lavoro sporco. Si infila sotto lautovettura, svita i bulloni che sorreggono il prezioso pezzo della marmitta, lo smonta e il gioco è fatto. Questa volta però le cose sono andate diversamente. Una segnalazione anonima al 113 della Questura, giunta alle 4 del mattino, ha messo in allarme gli operatori della Sala Operativa, che hanno subito inviato sul posto lautoradio del Commissariato di zona. Ci troviamo in via Quinto Curzio, nel popolatissimo quartiere della Romanina. Gli agenti, arrivati con lauto della Polizia a fari spenti e con un filo di gas per fare meno rumore possibile, giunti a pochi metri dal posto segnalato hanno sorpreso uno dei due, in piedi, appoggiato ad unautovettura. Quando gli è stato chiesto di esibire i documenti e il motivo per il quale fosse li a quellora, luomo ha mostrato un certo imbarazzo. Intanto, insospettito dai rumori provenienti da sotto lauto parcheggiata, il secondo operatore si è chinato per controllare ed ha sorpreso il complice che, sperando di non essere visto, aveva smesso di lavorare nella speranza di farla franca. Scongiurato lennesimo furto, gli agenti hanno recuperato altri 4 catalizzatori, trovati allinterno dellauto. Identificati per J.T. e E.G., entrambi di nazionalità albanese, rispettivamente di 35 e 30 anni, e con diversi precedenti di Polizia, gli stranieri sono stati accompagnati in ufficio dove, al termine delle procedure, sono stati arrestati per il reato di furto e ricettazione. Sono in corso indagini per cercare di scoprire dove e a chi siano stati rubati gli altri catalizzatori rinvenuti nellauto, per restituirli ai legittimi proprietari.