’Sono passati quattro mesi, ROMA ha cambiato Sindaco, la sinistra e’ maggioranza in Campidoglio al posto del centrodestra ma la musica e’ sempre la stessa”. A dichiararlo Paolo Voltaggio, presidente dell’associazione Identita’ Cristiana ed ex consigliere comunale di ROMA Capitale. “Una delle principali critiche mosse alla precedente maggioranza era quella di non avere grande affiatamento interno, di essere divisa in correnti e di non andare un granche’ d’accordo con il primo cittadino e la sua giunta – ricorda Voltaggio -. Da consigliere comunale entrato in aula Giulio Cesare a meta’ consiliatura, dalla cosiddetta societa’ civile e non grazie agli apparati di partito, posso dire che c’era qualcosa di vero. Purtroppo pero’ questa malattia appartiene alla politica ed alla sua crisi cronica perche’, cambiato il colore e cambiate le persone, secondo quanto si legge sui quotidiani, la musica e’ sempre la stessa. Si parla di liti e divisioni su nomine ed incarichi piuttosto che di fatti concreti per la citta’. Se e’ vero che l’assemblea capitolina non riesce a calendarizzare i suoi lavori, che la maggioranza litiga per l’approvazione della delibera sul registro delle unioni civili (registro del tutto inutile e puramente ideologico in mancanza di una legge nazionale) e che la novita’ e’ un sindaco in bici, la pseudo pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali e la notte ’’tutti a piedi’’ annunciata per la primavera del 2014 siamo messi molto male”. “Secondo il piu’ classico standard della politica si sta procedendo ad un cinico spoil system ed all’annullamento di cio’ che di buono e’ stato fatto dalla precedente amministrazione, come ad esempio il ’’quoziente familiare’’, votato da tutta l’assemblea ed attuato finalmente in concreto con risparmi per le famiglie che Marino e i suoi vogliono cancellare. Le vicende nazionali destano grande preoccupazione, la politica continua a non fornire risposte e soluzioni concrete e cresce l’anti-politica – conclude il presidente di Identita’ Cristiana -. Almeno gli enti locali, per cortesia, si occupino di cose concrete, delle buche nelle strade di Roma, dei marciapiedi distrutti, degli alberi non potati, della disostruzione dei tombini, del trasporto pubblico, insomma, dei problemi quotidiani dei cittadini, senza voler a tutti i costi essere ricordati per qualcosa di eclatante e sensazionale. Con i tempi bui che stanno passando, i cittadini si accontentano di poco’’