Il Torino recrimina e la Roma vola alto. Può essere riassunto così il posticipo della dodicesima giornata di Serie A. Va tutto bene ai giallorossi, che vincono, scalano la classifica e si piazzano al terzo posto insieme alla Juventus. Sui tre punti aleggia però l’ombra del dubbio, quello che Abisso non ha avuto quando ha estratto il secondo giallo a Singo, espulso al 14’ del primo tempo in maniera troppo affrettata.
Così la squadra di Fonseca, con un uomo in più per quasi tutta la gara, ha avuto la strada spianata verso la vittoria. Anche se tutto facile non è stato per i giallorossi. Dopo il doppio vantaggio del primo tempo firmato Mkhitaryan, all’ottavo gol stagionale, e Veretout; nella ripresa è uscito il Torino, aggrappato alla forza della disperazione. La classifica ora piange per i granata, ultimi in classifica in compagnia del Crotone.
A nulla è servito il gol di Belotti, utile solo ad accrescere il rimpianto di aver trovato la stagione di grazia dell’attaccante in un anno così sfortunato. La rete del 3-0 di Lorenzo Pellegrini aveva già abbondantemente chiuso la gara, lasciando però spazio alla traversa nel finale di Edera e all’attacco disperato del Torino.
L’unico neo è stato proprio la gestione del finale, come ha sottolineato Fonseca nel post partita. Per il resto sono solo sorrisi: la Roma allunga la striscia positiva di risultati utili consecutivi e si mette in scia delle grandi del campionato. Tutto nel giorno in cui i Friedkin hanno tastato il terreno con le istituzioni calcistiche per la costruzione del nuovo stadio.