Danni con sfondo di odio razziale. È il reato contestato dalla procura di Roma nell’inchiesta sulla vandalizzazione delle quattro pietre d’inciampo, deturpate a Trastevere.
Il fascicolo, a carico di ignoti, è stato affidato ai magistrati dell’antiterrorismo guidati dal procuratore capo Francesco Lo Voi.
A procedere con le indagini sono i poliziotti della Digos che hanno inviato un’informativa in procura. Due gli episodi al centro dell’inchiesta: il primo dello scorso 31 ottobre quando vennero ricoperte con della vernice nera due pietre d’inciampo in via Dandolo.
Il secondo episodio la notte successiva ancora a Trastevere, in via Mameli, quando vennero oltraggiate le pietre d’Inciampo dedicate Giacomo ed Eugenio Spizzichino, deportati nei campi di concentramento.