Questo il comunicato reso noto stamane dall’ex prima cittadina della Capitale, Virginia Raggi, in merito alla situazione portata alla ribalta della cronaca, grazie alle ripetute denunce del Comitato di salvaguardia di Valle Fontana e le associazioni ambientaliste:
“Come gruppi consiliari M5S Roma e Civica Raggi stiamo preparando un esposto in Procura per salvare il territorio di Valle Fontana nel XIV Municipio e i suoi ortisti, che rappresentano per la zona un presidio ambientale e produttivo unico nel suo genere.
Dallo scorso agosto la Città Metropolitana di Roma Capitale ha iniziato lo sgombero di 125 ortisti per l’avvio dei lavori di riqualificazione previsti sin dal 2018, quando il progetto dell’ex provincia è diventato definitivo.
Siamo assolutamente allineati con quanto sostengono il Comitato di salvaguardia di Valle Fontana e le associazioni ambientaliste – spiega il comunicato – che denunciano la difformità tra il progetto definitivo e quello esecutivo: il primo infatti puntava alla bonifica e prevedeva interventi che destinavano più attenzione agli ortisti, attraverso la realizzazione di sei pozzi, un’area mercato, un piccolo chiosco per riunioni ed eventi.
Peccato che nulla di tutto ciò sia stato poi inserito nel progetto esecutivo: in quanto è prevista la realizzazione di una strada di un chilometro e mezzo a due corsie e 61 pali della luce alti 10 metri in una zona vincolata, quella del Fosso delle Campanelle, un corso d’acqua che da sessant’anni permette l’irrigazione degli orti urbani.
Orti che, fin quando è stato attivo l’ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà, sono serviti anche per la terapia dei pazienti. Senza contare che il progetto esecutivo prevede lo sbancamento del fosso censito e il suo spostamento contro legge, a grave detrimento dell’ambiente circostante, mentre gli orti verrebbero riposizionati in maniera assurda in zone ombrose.
Stiamo parlando di un’area di assoluto pregio a livello naturalistico sulla quale pende un progetto di urbanizzazione primaria, che prevede appunto anche la realizzazione di una strada che taglierebbe il verde per circa 1,5 km e che distruggerebbe l’attività agricola esistente. Ci chiediamo come mai questa strada che doveva portare al centro sportivo e che sarebbe dovuta passare sull’area attualmente destinata a campo rom – per il quale noi come passata amministrazione abbiamo fatto un bando per il superamento! – è stata spostata e fatta passare invece in mezzo agli orti: cosa vuol dire ciò? Forse – conclude la nota – che il campo rom non sarà più superato?
Insomma, chiediamo che gli organi di Città Metropolitana si fermino immediatamente e ascoltino il territorio e le associazioni rappresentative: la Valle Fontana – meglio nota come Valle delle Campanelle – è un importante e bellissimo esempio dell’agro romano, che oggi più che mai con la crisi idrica che attanaglia Roma e il Lazio dovrebbe essere salvaguardato e non devastato“.
Max