Dopo l’entusiasmo del V-Day di ieri, proseguono senza sosta le prime vaccinazioni anti Covid dal grande valore simbolico nel Lazio e in tutta Italia. Alle 10.30 sono iniziate le somministrazioni del farmaco, sviluppato dal colosso americano Pfizer in collaborazione con l’azienda tedesca BioNTech, agli operatori del Policlinico Umberto I di Roma. Presenti anche il direttore sanitario della struttura, Alberto Deales, e la rettrice dell’università La Sapienza Antonella Polimeni.
Piano di vaccinazione
Oltre ai primi medici e infermieri dell’Umberto I, a Roma oggi toccherà anche al personale del Sant’Andrea, del Policlinico Tor Vergata e Gemelli, del Campus Biomedico e del Bambino Gesù.
Antonio Magi: “Un medico su tre dovrà aspettare per il vaccino”
Con il vaccino, però, arrivano anche i primi problemi. “Un medico su tre dovrà aspettare come un normale cittadino per fare il vaccino”, ha scritto Antonio Magi, il presidente dell’Ordine dei medici, all’assessore della Sanità Alessio D’Amato. Si tratta di settantamila liberi professionisti tra medici, infermieri e operatori sanitari, che svolgono il proprio lavoro nelle strutture private. Per loro ancora non è previsto il vaccino nella prima fase della campagna di protezione. “È necessario blindare il personale sanitario – ha spiegato Magi – anche per evitare che vengano contagiati i pazienti”. Per ovviare alle questione, in settimana i lavoratori della sanità privata chiederanno un colloquio in Regione.
Mario Bonito