ROMA, TREDICINE: “STRATEGIA MARINO-FORTINI NON INCANTA NESSUNO”

“E’ inutile che il sindaco e l’amministratore delegato Fortini, per coprire i loro errori, continuino a gettare fumo negli occhi scaricando sui dipendenti Ama la responsabilità dei rifiuti che in alcune zone, soprattutto quelle più periferiche ed in particolare nel VI, nel VII e nel XV municipio, invadono ancora moltissime strade traboccando dai cassonetti.

Continuare, da una parte, ad insistere sulla scusa dell’assenteismo fino a diventare ridicoli e mostrare, dall’altra, immagini confezionate ad hoc di strade linde e pinte è una strategia di comunicazione che non incanta nessuno”. Lo dichiara, in una nota, il vice presidente dell’Assemblea Capitolina, Giordano Tredicine. “I romani – continua Tredicine –  che per questa situazione da terzo mondo tutt’altro che risolta dovranno anche pagare il 4% in più rispetto all’anno passato sulla tariffa rifiuti, a differenza di quello che pensano Marino ed il Pd capitolino che su alcuni manifesti apparsi in questi giorni nella Capitale festeggiano l’approvazione di questo bilancio di lacrime e sangue al grido di ‘i conti tornano’, non sono stupidi e hanno capito benissimo sia che i conti non tornano per niente visto che dovranno pagare di più a fronte di  servizi peggiori, sia che la colpa di questa indecenza che ha fatto sprofondare  la Capitale d’Italia in un degrado senza precedenti è esclusivamente di chi, da quasi un anno, non fa altro che vantarsi di aver chiuso Malagrotta senza aver provveduto, prima della chiusura, a trovare una soluzione alternativa. Ad Ignazio Marino mancano programmazione e visione d’insieme e questi limiti inficiano tutto lo spettro della sua azione amministrativa. Il sindaco, infatti, prima chiude, si fa per dire visto che Malagrotta è tutt’ora attiva, l’unica discarica in grado di gestire interamente i rifiuti della città e, solo dopo, pensa ad un piano economico senza che, peraltro, ci siano le necessarie risorse per attuarlo. Ordine degli eventi invertito anche per la questione della pedonalizzazione del Tridente: Marino prima vieta l’accesso alle auto dei residenti e solo dopo si preoccupa di realizzare un parcheggio all’esterno dell’area pedonalizzata. Stessa storia per le ztl:  per scoraggiare il trasporto privato ed incentivare quello pubblico, prima si aumentano le tariffe in maniera esorbitante, come dimostra l’accoglimento da parte del Tar del ricorso di una residente in primo municipio,  e solo dopo si pensa al potenziamento, non si sa con quali soldi, di autobus, tram e metropolitane.  Purtroppo, infatti – conclude Tredicine – le pesantissime tasse che i romani dovranno pagare non serviranno a creare servizi migliori o a rilanciare l’economia cittadina visto che in questo bilancio appena approvato non si ravvisa la benché minima traccia di investimenti e progettualità, ma serviranno al massimo per ripagare i danni di questo primo anno disastroso sotto tutti i punti di vista e come fondo cassa per le emergenze che inevitabilmente, in assenza di pianificazioni e di linee guida ben precise, ci ritroveremo a fronteggiare, uscendo da una ed entrando in un’altra, fino a quando questa amministrazione sarà targata Ignazio Marino”.