La vittima è uscita di casa ieri mattina e ha notato unauto che lo ha seguito a distanza fino alla fermata dellautobus in via delle Alzavole, riconoscendo sia lauto che i suoi occupanti.
Fin quando è stato pedinato a distanza, però, luomo non si è allarmato più di tanto, nonostante le persone in quellauto, sua sorella e suo cognato, lo avessero già più volte minacciato di morte, cosa per la quale li aveva anche più volte querelati. I due hanno osservato luomo a distanza per un po, parcheggiando sullaltro lato della strada di fronte alla fermata del bus, poi allimprovviso hanno messo in moto e hanno puntato dritto verso la loro vittima che, a causa della rapidità della manovra, non ha fatto in tempo a scansarsi ed è stata investita in pieno e lasciata a terra, mentre i due sono scappati immediatamente dal luogo dellincidente. Alcuni passanti, testimoni dellaccaduto, hanno avvisato i soccorsi e il 113. I poliziotti hanno raggiunto luomo in ospedale e, dopo le prime cure, questo ha voluto parlare con gli agenti e raccontare come erano andati i fatti, fornendo agli investigatori tutti gli elementi utili al rintraccio dei suoi aggressori. Gli agenti si sono appostati sotto casa dei sospettati e li hanno attesi fino al loro rientro. Quando sono arrivati i due sono stati avvicinati dai poliziotti, che gli hanno subito chiesto dove fosse la loro auto. In un primo momento i due criminali hanno dato risposte evasive, ma poi, incalzati dagli investigatori, hanno confessato di averla lasciata in unofficina poco distante, dove in effetti lauto è stata trovata con unevidente segno di collisione nella parte anteriore e per questo immediatamente sequestrata.
I due malviventi sono stati accompagnati in Commissariato e qui, emerse le loro responsabilità, la donna è stata denunciata a piede libero, mentre luomo, di 66 anni, è stato arrestato per tentato omicidio, lesioni personali e omissione di soccorso.