Dopo la pandemia sono ripresi i Viaggi della Memoria che organizza il Comune di Roma e più di duecento studenti da otto scuole della Capitale, e provincia, sono giunti a Cracovia per visitare i campi di sterminio di Birkenau e Auschwitz.
Il dramma della Shoah a quasi 80 anni dalla liberazione di Auschwitz ritorna e si ripresenta nel sangue versato al confine tra Israele e Palestina.
“All’alba di shabbat, il 16 ottobre 1943, furono rastrellati e deportati gli ebrei romani. Pensavamo che oggi avremmo affrontato un dolore affidato alla storia. Purtroppo non è così – ha detto la vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma Antonella Di Castro nella sinagoga Tempel di Cracovia – Il passato torna, con ferocia e ancora una volta ci ritroviamo ebrei massacrati solo per il fatto di essere ebrei. Oggi abbiamo il dovere di alzare le nostre voci ancora più in alto affinché arrivino quale segno della nostra solidarietà anche a chi in Israele vede minacciato nel diritto alla sopravvivenza, quel diritto che non tutti sono disposti a riconoscere e rispettare”.
Per Miguel Gotor, assessore alla Cultura e Delegato alla Memoria di Roma Capitale, “dobbiamo ricordare, ascoltare, conoscere e ragionare affinché tutto ciò sia uno strumento prezioso che dobbiamo mettere in campo per attivare i nostri anticorpi contro l’intolleranza, l’antisemitismo, le barbarie che rischiano sempre di ritornare assicurandoci che quanto accaduto non debba accadere mai più”.