Non solo ristoranti e bar: a Roma, controlli a tappeto contro i furbetti di dehors e tavolini. Una vera task force del comune contro gli abusi. Un’azione unitaria tra dipartimento, municipi e polizia locale in vista anche del nuovo regolamento. Un tavolo di confronto è stato avviato dall’assessorato al commercio del Comune di Roma: fari puntati su centro storico e della movida.
L’emergenza Covid ha imposto il superamento di certi limiti, quanto a concessioni, generando al contempo situazioni abusive. Con la proroga dello stato di emergenza che ha spostato la scadenza dal 31 dicembre 2021 al 31 marzo 2022, anche l’amministrazione comunale si è adeguata alla disciplina transitoria in tema di commercio: prevede l’esenzione del canone per le concessioni di suolo pubblico alle attività commerciali.
Un provvedimento a sostegno dei ristoratori romani che lo scorso mese di ottobre, denunciando il rischio di incassi e la perdita di posti di lavoro si erano rivolti al sindaco Gualtieri. Anche i dati Fiepet Confesercenti Roma, raccontano come l’aumento fino all’80% dei clienti intenzionati a mangiare all’aperto in tempo di Covid-19 ha favorito l’aumento di tavolini e dehors specie nel centro storico, andando a scontrarsi però con la quotidianità dei residenti, da tempo erano in lotta con il ‘tavolino selvaggio’.
Da qui, la richiesta affinché le misure temporanee non diventino eterne che ha spinto l’assessorato al commercio di Roma prima a fornire un vademecum sulle norme per l’occupazione del suolo pubblico, poi con controlli rigorosi e infine con la procedura di rimozione dei dehors abusivi: la lotta al tavolino selvaggio per ripristinare il decoro e favorire il rispetto delle norme, scongiurare installazioni su percorsi per disabili e l’intralcio per la viabilità e la sicurezza pedoni e automobilisti è, dunque, appena iniziata.
Una maggior tutela in termini di liceità, dovrebbe favorire, del resto, anche gli esercenti in regola, per cui la stretta, dopotutto, non produrrà certo timori o limitazioni.